Di seguito un comunicato, corredato da foto, diffuso da Luciano Manna, VeraLeaks:
È successo ancora, la zona tra l’altoforno 4 e la centrale termoelettrica si è allagata e sta provocando notevoli disagi agli impianti già in fase di stop per la fermata dell’altoforno, alcune strade sono state interdette.
Una tubatura d’acqua è esplosa ed ha allagato gli impianti come era già successo il 25 luglio di quest’anno, nello stesso stabilimento, sugli stessi impianti. E ritorna puntuale sempre la stessa domanda: come vengono eseguite le manutenzioni nello stabilimento ex Ilva Acciaierie d’Italia?
Vengono verificate, e da chi? Chi verifica se una azienda in amministrazione statale spende male i soldi pubblici affidando ad alcune ditte lavori che poi non vengono eseguiti a regola d’arte?
Sarebbe anche ora che qualcuno verificasse per certificare un palese danno erariale ai danni dello Stato. E poi ci si meraviglia se qualcuno per rilevare questi impianti offre 1 euro.
(foto: relativa ad allagamento dello scorso 25 luglio)
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Di seguito un comunicato diffuso da Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria:
Acciaierie d’Italia in Amministrazione Straordinaria comunica che in data 10 novembre l’altoforno n. 4 sarà fermato temporaneamente per permettere l’esecuzione di manutenzioni programmate sull’impianto.
In conformità a quanto previsto dalle autorizzazioni e disposizioni vigenti, l’azienda ha provveduto, al riguardo, ad informare preventivamente tutti gli Enti competenti. Durante tutte le fasi della fermata e del successivo riavvio dell’impianto, tutti i sistemi di processo a tutela dell’ambiente, nonché quelli di monitoraggio, prescritti nell’Autorizzazione Integrata Ambientale e già operativi, resteranno attivi.
L’applicazione, anche in questa circostanza e come da prassi, delle procedure stabilite dall’autorizzazione garantirà la corretta esecuzione delle manutenzioni previste e minimizzerà, come di consueto, le ricadute ambientali di tali operazioni.







