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Taranto: Europa verde chiede dibattito a M5S. Invano Bonelli e gli altri, allora, si presentano così

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Di seguito un comunicato diffuso da Europa verde:

Voleva essere un dibattito pubblico sull’immunità penale di commissari, acquirenti e affittuari del siderurgico jonico, quello organizzato nella centrale Piazza della Vittoria. Ma alla richiesta di incontro rivolto ai parlamentari del M5S per discutere dell’argomento, non c’è stata risposta. Da qui l’iniziativa dei Verdi di inscenare ironicamente un confronto con le sagome di Cassese,Turco, De Giorgi e Vianello. «L’immunità penale non è stata eliminata. – A parlare è Angelo Bonelli, Coordinatore nazionale della Federazione dei Verdi italiani – Lo si evince anche dalla relazione del Centro Studi della Camera dei Deputati, redatta annualmente per i provvedimenti legislativi e pubblicata oggi. Il combinato disposto di due norme (art.6 d.lgs.231 e art.1 comma 4 d.l. 207/2012) porta ad un risultato ben preciso: l’esimente ossia l’immunità penale per gli impianti che non sono stati adeguati e continuano a violare la legislazione ambientale. A Cassese e agli altri parlamentari 5 Stelle dico di non raccontare più bugie, perché ingannano la buona fede dei cittadini che attendono da anni il cambiamento vero. Ulteriore conferma che nulla è cambiato deriva dal silenzio di Arcelor Mittal che aveva annunciato il disimpegno da Taranto, qualora fosse stata eliminata l’immunità penale che ora, ribadiamo, permane per commissari, acquirenti e affittuari». Interviene così Eliana Baldo, capolista nel collegio Meridionale per Europa Verde: «Da tarantina, da avvocato e da mamma, rifiuto categoricamente le prese in giro su temi così importanti: i raggiri vanno portati in piazza e resi pubblici, come noi abbiamo fatto oggi ” La norma è stata abilmente riscritta come sa fare chi conosce bene il gioco delle tre carte. Nella sostanza è la stessa. Quella di oggi sarebbe stata l’occasione giusta per un confronto con i parlamentari 5 Stelle per essere chiari anche sviscerando l’argomento dal punto di vista tecnico e giuridico davanti ai cittadini, ma non è stata colta. Alla nostra proposta di incontro ha fatto seguito il nulla». «Sapete che negli altri paesi ad alta tradizione democratica, quando si dice una bugia si danno le dimissioni? – riferisce Giuseppe Barbaro, rivolgendosi ai parlamentari jonici del Movimento 5 Stelle – Noi pretendiamo almeno che chiediate scusa ai Tarantini per aver raccontato cose non vere. Ma soprattutto – aggiunge il candidato di Europa Verde – vogliamo che vi adoperiate per ripristinare lo stato di diritto». Il tradimento del Movimento 5 Stelle non riguarda solo Ilva. Lo sa bene la candidata Loredana Fasano che in questi anni ha portato avanti altre battaglie. «Dopo otto esposti presentati alla Procura di Bari contro l’affare Xylella – spiega – ci sono indagini in corso da poco più di un anno e ieri è stato dichiarato che l’albero sequestrato , dietro mia richiesta, a Monopoli, non è positivo al batterio xylella, e pertanto ci sono dubbi sulle analisi effettuate sugli alberi di ulivo. È già una prima vittoria. Chiedo ora ai Senatori -prosegue – di mandare avanti la Proposta di legge sulla Commissione d’inchiesta, ferma da dieci mesi al Senato, e di non votare il decreto Centinaio che con l’art. 8 va in deroga ai vincoli paesaggistici e potrebbero mettere in pericolo il territorio pugliese. I Parlamentari ionici, smettano di fare falsi proclami».




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