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“Carcere di Taranto, situazione al collasso”: chiesta la nomina immediata del garante comunale dei detenuti Associazione Marco Pannella

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“Il carcere di Taranto è parte integrante della città, eppure la classe politica ne è totalmente avulsa e disinteressata”. Inizia così la nota dell’associazione Marco Pannella che ne ha per il sindaco ed anche per il presidente della Regione Puglia. “È bene ricordare infatti che la sanità penitenziaria è affidata alla Regione. Eppure gravissime sono le denunce che, ancora una volta, sono state messe in luce da un sindacato nell’incuranza dei vertici politici regionali e comunali. Non basta il sovraffollamento con 900 persone ristrette. Il Sappe ha raccontato che nel carcere di Taranto non viene garantito il diritto alla salute, con i detenuti psichiatrici abbandonati a se stessi, malati cronici con carenza di assistenza, e medici che si assentano dal servizio. Invitando le autorità a riflettere sull’alto numero di detenuti morti nel carcere di Taranto ‘per cause naturali’. Parole di una gravità inaudita, che chiamano alla responsabilità i vertici della Asl di Taranto e i loro mandanti politici, ma che purtroppo non hanno generato prese di responsabilità dagli stessi. Mentre è la polizia penitenziaria ad interessarsi del rispetto dei diritti dei detenuti, a dimostrazione che la comunità penitenziaria è lasciata sola ad occuparsi di se stessa.” Così l’associazione Marco Pannella chiede al sindaco Rinaldo Melucci “di procedere immediatamente alla nomina del garante comunale dei detenuti. Sottraendolo alla spartizione politica, ma scegliendo tra chi realmente si occupa dei loro diritti. Una figura che l’intera comunità di Taranto non può più aspettare”. 




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