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L’aumento del 27 per cento fa scalpore. Quello del 35 per cento no Tares e stampa: la strana scelta della Gazzetta del Mezzogiorno

tares matera 1

tares matera 1Oggi parliamo di una testata gloriosa per il meridione d’Italia: la Gazzetta del Mezzogiorno. Punto di riferimento per chi vuole fare il giornalista, la Gazzetta del Mezzogiorno, come tutti, si è occupata in questo periodo di tributi. Di Tares, per esempio. Un esempio null’affatto casuale, diciamolo subito.

Dunque: si è data ampia notizia, in quel giornale, dell’aumento della tassa a Taranto rispetto allo scorso anno, il 18 per cento. Con tanto di scuse del sindaco alla città, una cosa del tipo “non potevo fare diversamente”. Diciotto poi diventato 9 per cento a causa della protesta dei cittadini.

Oggi la Gazzetta del Mezzogiorno, nella home page del sito internet di quella testata, si occupa di un altro aumento legato alla Tares: un aumento tale da fare notizia di prima pagina, dunque. A Matera, a causa del tributo Tares, si va al +27 per cento rispetto all’anno scorso e il giornalista materano evidenzia, subito, che una famiglia con quattro occupanti in una casa di 100 metri quadrati paga, con la Tares, 192 euro e 60 centesimi rispetto ai 151 e 43 della Tarsu l’anno passato. Il 27,19 per cento, un aumento mostruoso, deve essere stato ritenuto da quel giornale.

E quel giornale dov’è, rispetto all’aumento del 34,83 per cento di aumento registrato a Martina Franca? Non fa rumore, quell’aumento? O non se ne sono accorti, pur dedicando un’attenzione specifica a Martina Franca? Oppure 27 è più di 35? O cos’altro? E se ci si stupisce che a Matera si passa da 151 a 192 euro, che si dovrebbe dire a Martina Franca dove una famiglia di quattro persone in una casa di cento metri quadri passa da 195 a 458,23 euro? Di questo la Gazzetta del Mezzogiorno, testata gloriosa e autorevole, non parla in prima pagina? Perché se è da prima pagina un aumento del 27 per cento, quello del 35 per cento dovrebbe essere da titolo di testa (magari dando un’occhiatina anche ai conti che lo originano; conti che non a tutti tornano, diciamo così). Invece non si scorge nulla di ciò, di tale rilievo, sulla Gazzetta del Mezzogiorno.

Strana, come scelta, no?

Agostino Quero

(immagine: tratta da home page www.gazzettamezzogiorno.it ore 16,30 di venerdì 6 dicembre 2013)

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1 Comment

  1. Direttore, bisogna essere lungimiranti, ha affermato qualche giorno fa il PD martinese perchè al comune di Martina non era stata aumentata l’aliquota IMU sull’abitazione principale. Ebbene. Il Sindaco di Andria ha annunciato oggi al tg di Telenorba che l’aumento previsto per l’IMU dell’abitazione principale del due per mille, alla luce delle disposizioni nazionali, ricadente sulle tasche dei cittadini di Andria, deve essere variato in diminuzione nel consiglio comunale fra qualche giorno. La diminuzione si è resa possibile tagliando alcuni costi ed utilizzando entrate realizzate e non previste. L’aumento in discorso ammonta ad un milione e centomila euro. Anche senza essere lungimiranti, quando si vuole, le tasse si riducono ed i cittadini sono ben contenti. A Martina accade giusto il contrario. Però, l’importante dichiararsi lungimiranti. Poi gli effetti della lungimiranza contano poco!!!

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