Di seguito un comunicato diffuso dal coordinamento nazionale docenti delle discipline dei diritti umani:
Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani esprime sgomento, indignazione e profondo dolore in merito alla notizia dell’arresto di un uomo di 55 anni, imprenditore residente a Castellana Grotte, accusato di violenza sessuale aggravata e continuata nei confronti di due ragazze minorenni, entrambe di età inferiore ai 14 anni. I fatti, che si sarebbero protratti dal 2020 al 2024, includono anche l’ipotesi di produzione e tentata produzione di materiale pedopornografico.
Secondo quanto riportato dagli organi di stampa, le indagini, coordinate dalla Procura di Bari e condotte dalla Squadra Mobile, hanno preso avvio a seguito della coraggiosa denuncia di una madre, allertata dalla confessione della figlia. Le successive verifiche investigative hanno condotto all’identificazione di una seconda presunta vittima e all’emersione di un quadro probatorio drammatico, corroborato da intercettazioni, sopralluoghi e perizie tecniche.
Ancora una volta ci troviamo di fronte a un caso di inaudita gravità, in cui l’abuso si consuma nel silenzio degli ambienti familiari e relazionali, travolgendo la fiducia, l’innocenza e il futuro di giovanissime vite.
Il CNDDU ribadisce con fermezza che:
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Ogni forma di abuso nei confronti dei minori rappresenta una violazione gravissima dei diritti umani e un fallimento delle reti educative, sociali e istituzionali;
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È indispensabile rafforzare la cultura della prevenzione e della tutela, a partire dai contesti scolastici, promuovendo l’educazione affettiva, il rispetto dell’altro e la consapevolezza dei propri diritti;
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Occorre garantire alle vittime e alle loro famiglie un supporto psicologico qualificato e tempestivo, nonché percorsi di giustizia rapidi ed efficaci;
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L’introduzione sistematica di percorsi formativi per docenti e studenti sul riconoscimento dei segnali di abuso e sulla promozione del benessere relazionale è urgente e non più rinviabile.
Alle due giovani vittime va il nostro pensiero più profondo e la nostra totale solidarietà. A loro, e a tutti i minori la cui voce spesso resta inascoltata, dedichiamo il nostro impegno quotidiano per costruire una scuola e una società capaci di proteggere, educare e prendersi cura.
Il Coordinamento si augura che la giustizia faccia piena luce sull’accaduto e che episodi simili non restino impuniti o, peggio, ignorati.