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Domenica delle Palme In questo tempo inaudito

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Una domenica delle Palme così, inimmaginabile. Ma è così. Niente benedizione dei ramoscelli d’ulivo, dunque nessuno si affanni a cercarne né (tanto meno) a cenderne. Il significato di questa giornata nel messaggio che segue, chiesto a don Francesco Imperiale vicario foraneo di Martina Franca (parroco Madonna del Carmelo di Martina Franca) che ringraziamo:

IMG 20200405 061843Celebriamo la festa delle Palme che ricorda l’ingresso di Gesù a Gerusalemme e con la quale inizia la Settimana Santa, che ci condurrà a rivivere i misteri fondamentali della nostra fede: la passione, morte e resurrezione di nostro Signore Gesù.
Vivremo tutto questo in un modo del tutto diverso rispetto al passato, l’emergenza sanitaria che ci costringe a stare nelle nostre case ci porta a riscoprire quella Chiesa domestica di cui parla il Concilio Vaticano II.
Invece di restare legati al ricordo di ciò che si fa di solito e che quest’anno non potremo fare; invece di portare nelle nostre case i gesti che si compiono nelle assemblee liturgiche; proviamo ad aprire i nostri cuori e a cogliere il significato di quei segni e gesti, per riconoscere la presenza reale di Dio nel nostro oggi.
Riscopriamo il senso profondo di queste celebrazioni che forse, anestetizzati dalla routine, ci hanno fatto smarrire la novità della Salvezza, che il Signore viene a portare con la Sua vittoria sulla morte e sul peccato.
Il mio augurio è che aiutati dalla Parola di Dio e attraverso i mezzi di comunicazione sociale, possiamo celebrare una “nuova Pasqua”.
Nella Domenica delle Palme non avremo tra le mani i rami d’ulivo simbolo di pace, ma possiamo donare gesti di pace alle persone che ci sono accanto o a chi in questo momento ne ha più bisogno.
Il giovedì santo ricorderemo la presenza reale di nostro Signore nel dono inestimabile dell’Eucarestia, che ci invita ad essere pane spezzato e offerto nei piccoli gesti quotidiani.
Il venerdì santo saremo condotti alla scoperta della logica della croce: “scandalo per i giudei e stoltezza per i pagani, ma per coloro che sono chiamati, Cristo è potenza di Dio e sapienza di Dio” (1 Cor 1,23-24).
Infine custodiremo il silenzio del Sabato Santo per essere pronti a ricevere nella nostra fragile vita il dono della Vita Vera che Gesù ci farà con la Sua Resurrezione nel giorno di Pasqua.
Un carissimo augurio a tutti per vivere nell’essenzialità questa “Pasqua nuova”.




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