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Acqua per le province di Brindisi, Lecce e Taranto: la Regione Puglia commissiona studio a Ipres Stato delle risorse idriche al 29 febbraio 2020: invasi pugliesi -104 milioni di metri cubi rispetto all'anno scorso, invasi lucani -87 milioni

DIGA BASENTELLO

Di Nino Sangerardi:

La ricerca ha per oggetto l’acqua. In particolare quella presente nel territorio delle province di Lecce Brindisi e Taranto compromesso dall’avanzata del disseccamento da Xylella.Presidente e assessori regionali l’hanno assegnata all’Ipres,istituto pugliese di ricerche economiche e sociali con sede in Bari. Al prezzo di 200 mila euro,durata 12 mesi prorogabile massimo altri sei.
Lo studio deve valutare,tra l’altro, la disponibilità delle risorse idriche,convenzionali e no,nonché indicare le possibili delimitazioni del comprensorio irriguo funzionali all’ammodernamento del sistema agro-industriale e al recupero del patrimonio paesaggistico.
Quindi si metterà in pratica il cosiddetto “work package” : analisi del contesto sociale ed economico,ricognizione della dotazione disponibile in termini di risorse e infrastrutture,analisi di scenario. Il gruppo di lavoro consta di tre ricercatori senior e tre junior,un esperto tecnico e un esperto amministrativo. Due gli esperti esterni : senior con competenze nelle discipline agronomiche e senior con competenze in gestione della risorsa idrica.
La Puglia ha una scarsa disponibilità di acque e pertanto si richiede un appropriato programma di gestione che garantisca risorse adeguate per qualità e quantità alle diverse tipologie di utilizzo.
Con riferimento ai parametri di qualità dalla valutazione dello stato chimico dei corpi idrici sotterranei si evince che il 17% è in buono stato mentre il 62% registra uno scarso livello(nel 21% dei casi l’informazione non è disponibile),per quanto riguarda l’aspetto quantitativo dei copri idrici sotterranei emerge che il 28% risulta in buono stato e il 41% scarso(31% non dichiarata).
I soci dell’Ipres—Regione Puglia e Università di Bari e Camera Commercio Bari e Comune di Bari e Comune di Brindisi e Comune di Taranto e Ispe di Lecce—ultimamente hanno deciso di trasformare l’Istituto da associazione in Fondazione.
Le quote annuali versate dagli azionisti sono le seguenti : Regione Puglia 450 mila euro, Comune Bari 7.405,00,Comune Brindisi 2.085,00,Comune Taranto 4.725,00,Università di Bari 5.850,00,Camera di Commercio Bari 3.500,00,Ispe Lecce 150,00.
In una tabella,che è stato possibile visionare, titolata “Fondo di gestione 2019” si legge : Regione Puglia 545.585,00 euro, Comune di Bari 32.337,00,Comune di Brindisi 8.714,00,Camera Commercio Bari 3.500,00,Ipse Lecce 150,00.
Il consiglio di amministrazione della Fondazione Ipres è presieduto da Mario de Donatis,consiglieri Antonio Rizzo e Vita Maria Surico,revisore dei conti Anna De Falco,direttore generale Angelo Grasso.
Del comitato scientifico fanno parte Vito Sandro Leccese presidente,Mario Aulenta,Alessandra Gallotta,Ciro Imperio,Mario Morlacco,Lino Patruno,Vito Peragine, Angelo Roma,Maria Domenica Ruggeri,Laura Marchetti.
Nel frattempo si apprende dall’Osservatorio Anbi(associazione nazionale bonifiche irrigazioni) sullo stato delle risorse idriche in Italia che, al 29.02.2020, i bacini idrici della Puglia trattengono circa 104 milioni di metri cubi d’acqua in meno rispetto al 2019,analogamente gli invasi della Basilicata (da cui la Puglia attinge H2O) segnalano un calo di oltre 87 milioni di metri cubi.

(foto: diga Basentello)




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