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Weekhero | Il Pantheon del Gargano, un progetto del fotografo e street artist Alessandro Tricarico Ogni sabato alla ricerca di un eroe che ci ricordi che a volte un atto eroico consiste semplicemente in un cambio di prospettiva.

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di Angela Maria Centrone

Sono tantissimi i propositi, le promesse e le idee che ci siamo scambiati in questo 2020. Si pronosticava la rivalorizzazione dei luoghi e delle persone: il tempo in cui ad essere al centro sarebbe tornato l’essere umano nella sua accezione più positiva. 

Ma il risultato generale è la solita accozzaglia di banalità, relegate al consumo “mordi e fuggi” dell’arte, della musica e anche del territorio. Intrappolati ancora nell’intento di creare scorci “instagrammabili” per le vie dei nostri centri storici, quando bisognerebbe disincentivare gli assembramenti e proporre posti nuovi da scoprire in sicurezza, siamo letteralmente circondati da decorazioni dozzinali – che non rispecchiano neanche lontanamente la parola sostenibilità -, spettacoli contingentati e spazzatura del giorno dopo. Ogni guizzo di creatività, che sembravamo trasudare durante il lockdown, sembra essere assolutamente scomparso.

Poi, finalmente, spunta questo meraviglioso progetto di Alessandro Tricarico (Gargano, 1986), fotografo e street artist, che è indirizzato proprio a ritrovare la bellezza dell’umanità. Così qualche giorno fa, ha visto la luce Pantheon, la prima di una serie di tappe che racconteranno la vita sul Gargano. Si tratta di gigantografie installate in posti incredibili e dimenticati e ad ogni installazione coinciderà, come è stato lo scorso 20 giugno, una sorta di “santificazione” del tempio, un momento di condivisione per inaugurare e allo stesso tempo far rivivere quel luogo a lungo abbandonato.

Alle fondamenta di questo bellissimo lavoro c’è la ricerca e l’amore per le persone e i luoghi, c’è Peppino, pescatore trabuccolante, un Poseidone contemporaneo e protagonista di questo primo tempio sul lago di Varano, dedicato appunto al dio del mare.

Come ci spiega Alessandro, il progetto è autofinanziato: “volevo essere completamente indipendente” ci dice “anche se ho instaurato un dialogo con le amministrazioni coinvolte che sono state ben contente di concedere il nulla osta, dato che in fondo si trattava di un’opera a costo zero” e poi aggiunge “di certo non è qualcosa che attrae i Comuni o gli imprenditori, perché scelgo luoghi in mezzo al nulla. Non creo nessun indotto per bar, ristoranti o strutture ricettive”.

Eppure, con la scusa di ammirare il volto di Peppino al tramonto, non vi verrebbe voglia di fare un giro sul Gargano? Forse, è tempo di pensare ad un tipo di turismo differente, che tende al viaggio d’esplorazione, anche se si percorrono pochi km. Un viaggio che ci renda meno turisti e più viaggiatori e che al rientro abbia arricchito il nostro bagaglio esperienziale.

In quest’ottica, non sarebbe più edificante se le amministrazioni, semplicemente, indicessero delle call for artist allo scopo di far uscire dall’emarginazione certi luoghi e conseguentemente anche le persone che li abitano? A riempire le vie del centro d’estate in Puglia, in fondo, son bravi tutti.

Come andare a visitare il primo tempio del Pantheon? Basta seguire le indicazioni di Google Maps, al link: https://goo.gl/maps/XLYHrKTqqMr5zmk36.

Per saperne di più su Alessandro Tricarico > /www.alessandrotricarico.com/




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