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Martina Franca: le scuole scambiate per evasori fiscali La Soget minaccia sequestri mobiliari in caso di mancato pagamento della tassa rifiuti. Ma non sono gli istituti a dover pagare, lo fa il ministero

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Negli ultimi giorni la Soget, che per conto del Comune di Martina Franca incassa la tassa rifiuti, è tornata alla carica con le scuole. E lo ha fatto in termini piuttosto perentori, anche con documenti scritti: pagateci la Tarsu per gli anni fino al 2008 altrimenti sarà sequestro mobiliare. Provando a immaginarne le conseguenze, banchi, sedie, cattedre, lavagne, tolti via per onorare la Tarsu.

Però la Soget ha sbagliato mira: da anni, secondo una legge, secondo una sentenza, secondo anche gli accordi fra Stato ed enti locali, non sono le scuole i debitori del servizio rifiuti, in Italia. Se ne deve occupare il ministero dell’Istruzione, che infatti lo fa e ogni anno destina le somme ai vari Comuni, per il pagamento della tassa rifiuti.

Il punto è che in varie tabelle relative agli scorsi anni, per la Tarsu, non figura il Comune di Martina Franca tra i destinatari delle somme del ministero: insomma, il dubbio che vari anni fa non sia arrivato niente, o che, peggio, non sia stato chiesto niente dall’amministrazione comunale al ministero dell’Istruzione, è un dubbio atroce e concreto.

In sintesi: il Comune forse non ha fatto una procedura in passato, la Soget sbaglia procedura nel presente. Ma le scuole non possono esserne le vittime, finendo per passare pure alla stregua di evasori fiscali. E per questo, in vari istituti scolastici di Martina Franca, c’è molto malumore nei confronti del gestore della riscossione. L’amministrazione comunale deve approfondire e chiarire la vicenda, sia per il passato e sia per i comportamenti attuali della Soget.

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