Di seguito un comunicato diffuso da Sigea:
“Nelle sale ipogee della ex neviera della “Fabbrica di S. Domenico”, storico edificio del XVII secolo, il Polo Museale dedicato al Mare. Dalle tecniche di costruzione delle imbarcazioni in legno, agli oggetti di vita quotidiana dei pescatori di un tempo e ancora dagli strumenti di navigazione, alle storie dei maestri d’ascia del primo ‘900 e ancora dalle vicende della gente di mare alla pesca!”.
Vedremo tutto con aperture straordinarie il 3 e il 4 di Ottobre!
Museo del Mare a 20 anni dalla nascita, aperture il 3 e il 4 di Ottobre alle ore 10 – 12 – 17 e ore 20 – Fabbrica di San Domenico in via San Domenico 69 a Molfetta.
Ma anche eventi serali, spettacoli, conferenze dalle ore 18!
L’Archeoclub di Molfetta promuove due giornate di incontri sul tema “Genti di mare. Culture, scambi, narrazioni.” Un importante appuntamento da non perdere il 3 e 4 ottobre 2025 presso la Fabbrica di San Domenico. L’evento è patrocinato da Archeoclub D’Italia Nazionale, Capitaneria di Porto di Molfetta, Comune di Molfetta.
“Al Museo del Mare di Molfetta è possibile vedere gli oggetti di vita quotidiana appartenuti ai pescatori nei secoli scorsi, ma anche gli strumenti di navigazione, le tecniche costruttive delle imbarcazioni in legno e non solo.
Ha vent’anni la “Mostra Etnografica Permanente del Mare”, il Museo cittadino dedicato alla cantieristica navale e alla marineria molfettese, inaugurato nel settembre del 2005 dall’ Archeoclub di Molfetta che lo gestisce e ne è curatore insieme alla Amministrazione Comunale. Durante questo lungo periodo è stato visitato da migliaia di persone, turisti, scolaresche. È diventato un polo turistico e culturale citato in riviste e guide nazionali. È un Museo che, organizzato in sezioni tematiche, custodisce oggetti di vita e di lavoro appartenuti a pescatori, marinai, maestri d’ascia e calafati dei cantieri molfettesi attivi tra fine Ottocento e oggi. Espone le tipologie di reti utilizzate nella pesca sotto costa e di altura, i documenti e gli strumenti per la navigazione, illustra le tecniche costruttive delle imbarcazioni in legno tramandate di padre in figlio, evoca l’immaginario collettivo fatto di ritualità e credenze. Alcuni oggetti e documenti raccontano lunghi viaggi verso approdi lontani. Di qui l’idea di proporre una riflessione, a più voci, sulle culture che si sono incontrate lungo le rotte adriatiche e verso i porti del Mediterraneo fino alle coste dell’Egitto, Turchia, Grecia, luoghi cruciali per il traffico commerciale e le lunghe battute di pesca.
Sul tema “Genti di mare. Culture, scambi, narrazioni” e per celebrare l’anniversario del Museo del Mare sono state organizzate due giornate di incontri. L’evento ha il patrocinio del Comune di Molfetta, dell’Archeoclub d’Italia nazionale e della Capitaneria di Porto”. Lo ha annumciato Alina Gadaleta, Presidente Archeoclub d’Italia sede di Molfetta, in Puglia!
Apertura del Museo il 3 di Ottobre ed anche il 4 di Ottobre, alle ore 10 – 12 – 17 – 20, presso Fabbrica di San Domenico in via San Domenico 69 a Molfetta.
Venerdì 3 di Ottobre e Sabato 4 Ottobre una Grande due giorni dedicata al. Ventennale del Museo alle ore 18, presso la Sala Finocchiaro, Fabbrica di San Domenico , in via San Domenico, 69 a Molfetta. L’evento è patrocinato da Archeoclub d’Italia Nazionale, Capitaneria di Porto di Molfetta e dal Comune di Molfetta.
Il Polo Museale Etnografico del Mare nelle sale ipogee della Fabbrica di S.Domenico! Un fascino che emoziona, sempre!
“Il Polo museale etnografico cittadino dedicato al mare. Un’esposizione di grande fascino in un luogo che emoziona sempre i visitatori che vi accedono. È collocata nei suggestivi ambienti della ex neviera della “Fabbrica di S. Domenico”, storico edificio del XVII secolo, un tempo convento domenicano, oggi contenitore culturale del Comune di Molfetta e sede della Biblioteca Comunale. Sostenuta dall’ Amministrazione Comunale, la “Mostra Etnografica Permanente del Mare” fu allestita sin dal 2005 ed è tuttora gestita dalla sede local “Giuseppe M. Giovene” dell’Archeoclub d’Italia aps. Questo Museo etnografico del mare, scrigno di meraviglie – ha continuato la Gadaleta – mostra e documenta le vicende della gente di mare e dei maestri d’ascia di Molfetta, antica città portuale del basso Adriatico. Ricostruisce l’antico rapporto della città con il mare tra Medioevo ed Età Contemporanea, particolarmente vitale nell’Ottocento quando la cantieristica navale locale acquistò importanza con lo sviluppo del porto mercantile e con l’amplificarsi dell’attività peschereccia. L’abilità dei maestri d’ascia molfettesi, che producevano trabaccoli e bilancelle, era notevole e riconosciuta anche fuori regione. Con le progressive innovazioni tecnologiche del Novecento, che determinarono poi la scomparsa dei velieri sostituiti dai motopescherecci in legno, la cantieristica navale ha continuato la sua attività, conservando tecniche e competenze antiche, tramandate di padre in figlio”.
L’itinerario espositivo, dalle storie di maestri d’ascia del primo ‘900, alla mappa toponomastica legata alla pratica della piccola pesca sotto costa. E ancora simulazioni,tecniche antiche e attuali del processo costruttivo di un’imbarcazione in legno, dalla scelta del legname al progetto disegnato.
Si articola in diverse sezioni. La prima è collocata nel Deposito Comunale dei Beni Culturali e accoglie, accanto alle testimonianze della storia di Vincenzo Estere Uva, maestro d’ascia vissuto nella prima metà del Novecento, una mappa toponomastica legata alla pratica della piccola pesca sotto costa. La seconda sezione si sviluppa nelle due sale comunicanti della Neviera. Nella prima sala è illustrato l’indotto della cantieristica navale – ha affermato Alina Gadaleta – dalla produzione del fabbro e del funaio alle tecniche di pesca con l’esposizione delle tipologie di reti utilizzate nell’Adriatico, dagli strumenti della navigazione alla ricostruzione storica degli antichi approdi medievali e del porto ottocentesco. Nella seconda sala il percorso espositivo, avvalendosi anche di simulazioni, illustra le tecniche antiche e attuali del processo costruttivo di un’imbarcazione in legno, dalla scelta del legname al progetto disegnato, dalla realizzazione del modello in scala alla costruzione vera e propria sullo scalo d’alaggio, dalla simbologia apotropaica e magico religiosa agli ex voto, dalla tradizionale cerimonia del varo alla microstoria della gente di mare, con una collezione singolare e di speciale valore etnografico costituita dagli attrezzi dei calafati della prima metà del Novecento. Ogni oggetto è corredato da schede tecniche, pannelli didattici e un dettagliato apparato iconografico. I materiali esposti, donati dagli artigiani del mare alla città di Molfetta e recuperati e restaurati dai soci dell’Archeoclub, costituiscono una raccolta che, unica nel suo genere in tutta la regione, continua ad arricchirsi di nuove donazioni, oggetti e reperti significativi.
Venerdì 3 Ottobre e Sabato 4 Ottobre, una splendida due giorni!
“La prima giornata, 3 ottobre 2025, sarà dedicata all’approfondimento sugli scambi e rapporti interculturali attraverso il mare, dal punto di vista storico e antropologico. Si discuterà di culture “altre”, di partenze e arrivi, di permanenze e trasmigrazioni, tematiche che da sempre contraddistinguono le città costiere mediterranee. Interverranno Domenico Copertino (antropologo), Biagio Salvemini (storico) e Sandra Ferracuti (antropologa).
Nella seconda giornata, 4 ottobre 2025, si metterà al centro il valore dei piccoli musei come luoghi di narrazione – ha concluso la Gadaleta – memoria e conservazione. Particolare attenzione sarà rivolta al patrimonio materiale e immateriale custodito dal Museo del Mare, che attraverso oggetti quotidiani e reperti archeologici racconta storie di antichi mestieri, marinai e naviganti. Gli interventi saranno di Michele Claudio Masciopinto (antropologo) e Giacomo Disantarosa (archeologo subacqueo).
A conclusione si terrà il recital letterario musicale “NAVIGANTI. Storie di marinai, migranti ed amanti”, con letture e brani a cura di Pietro Verna (cantautore, voce e chitarra) e Francesco Tinelli (attore). Un omaggio alla città di Molfetta, che nei secoli dal mare ha visto arrivare genti e merci e per mare ha visto andare i suoi cittadini.
Durante entrambe le giornate sarà garantita l’apertura del Museo del Mare ai visitatori, e nel Chiostro sarà allestita la mostra “La costa dei varchëcëddàrë. Da Torre Gavetone a Torre Calderina. Una mappa toponomastica”.