Scrive Giuseppe Nobiletti, sindaco di Vieste:
Oggi con il cuore spezzato per l’ennesima morte assurda.
E io, da sindaco e da cittadino, non posso accettarlo. Una madre è morta sull’asfalto, tra le braccia della figlia, a pochi chilometri da Vieste, nel tentativo disperato di trasportala in maniera autonoma a San Giovanni Rotondo.
Al pronto soccorso non c’era un medico, solo una valutazione superficiale e la raccomandazione di ritornare il giorno dopo “con calma”.
Ci era stato garantito dalla Regione l’elisoccorso anche per i codici arancioni. Promesse disattese. La realtà è che, davanti a un’emergenza, la risposta è stata: “Portatela voi.”
Questa è l’ennesima prova di un sistema sanitario che fallisce e abbandona i cittadini.
È inaccettabile. Non ci sono più alibi. Non ci sono più attenuanti. La sanità pubblica a Vieste deve tornare a garantire ciò che le persone hanno diritto di ricevere: cure tempestive, presenza, dignità.
Tutta la mia vicinanza alla famiglia, a cui vanno le più sentite condoglianze da parte dell’Amministrazione Comunale di Vieste.