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Brindisi: rapina a mano armata una macchina, al momento dell’arresto si nasconde nell’armadio Queste le accuse nei confronti del 42enne Roberto Leuci, scovato dai carabinieri nel mobile della sua camera da letto

Foto arresto LEUCI Roberto

Di seguito un comunicato diffuso dai carabinieri:

I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Brindisi, unitamente ai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia, hanno tratto in arresto, per rapina a mano armata, porto e detenzione di arma comune da sparo, LEUCI Roberto, classe 1976 del luogo, ricercato poiché irreperibile in quanto colpito da un’ordinanza di ripristino della custodia in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Brindisi lo scorso 17 aprile. Nella serata del 30 aprile, in Brindisi, armato di pistola dopo aver minacciato tre persone tra cui il proprietario, si è impossessato di una Fiat Panda. Nell’immediatezza dell’evento delittuoso, la Centrale Operativa del Comando Provinciale, ha diramato le ricerche che hanno consentito alle pattuglie di individuare l’auto rapinata lasciata nel parcheggio di un condominio di Via Aleandro. Dalla descrizione fornita dalle vittime circa l’evento delittuoso e in relazione al luogo del rinvenimento, i militari hanno ipotizzato quale autore della rapina, il ricercato LEUCI Roberto, abitante in quell’area. Pertanto, i Carabinieri nella tarda serata del 30 aprile hanno fatto irruzione nell’appartamento abitato dal LEUCI, rintracciandolo all’interno dell’armadio della stanza da letto, nascosto tra i vestiti. Lo stesso nell’immediatezza ha ammesso le proprie responsabilità riguardo la rapina della vettura perpetrata poco prima. Nel corso della perquisizione i Carabinieri hanno rinvenuto una borsa a tracolla contenente una pistola modificata con canna idonea a sparare cartucce calibro 6.35 con caricatore con due cartucce del medesimo calibro, un paio di guanti in lattice di colore nero e le chiavi dell’autovettura rapinata. In altra camera, è stato rinvenuto un cappellino maculato simile a quello descritto dalle vittime nel corso della rapina, il tutto sottoposto a sequestro. L’arrestato, già sottoposto agli arresti domiciliari per il reato di estorsione commesso in Catania nel giugno 2014, si era allontanato dal luogo di espiazione della misura cautelare senza la prescritta autorizzazione, e pertanto il Tribunale gli aveva ripristinato la misura cautelare in carcere a cui si era sottratto. LEUCI Roberto, dopo le formalità di rito, è stato associato nella Casa Circondariale di Brindisi.

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