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Putignano: aggredito medico del pronto soccorso Intervento dei carabinieri

Carabinieri Auto 4 Imc3

Stando alla ricostruzione dell’accaduto, alcuni parenti della 24enne avevano dato piuttosto in escandescenze perché la congiunta fosse visitata immediatamente. Alterco con un infermiere, in.particolare.

La giovane donna è stata visitata ma al momento del suo ingresso nell’ambulatorio della visita, la suocera pretendeva di essere presente alla visita. Tanto da aggredire fisicamente un medico il quale ne ha ricavato uno schiaffo. L’intervento dei carabinieri ha riportato la calma. Solidarietà al medico e agli operatori da Filippo Anelli, presidente della federazione nazionale degli Ordini dei medici.

I medici, in generale gli operatori del sistema sanitario pubblico, stanno reggendo la baracca. Meriterebbero un rispetto ulteriore di quello che andrebbe loro riservato sempre.

Di seguito un comunicato diffuso da Asl Bari:

Un’aggressione inaccettabile nei confronti di un medico impegnato in Pronto Soccorso. La ASL Bari stigmatizza quanto accaduto domenica mattina nell’Ospedale di Putignano, dove il medico di guardia è stato colpito ripetutamente da una donna che si è introdotta assieme ad una paziente nella sala visita del Pronto Soccorso, violando palesemente la disposizione che vieta l’ingresso di accompagnatori. Il medico, costretto a ricorrere alle cure mediche e comprensibilmente scosso, ne avrà per 5 giorni. Sui fatti è stata presentata una denuncia ai carabinieri.

La Direzione Generale, nell’augurare una pronta guarigione al medico vittima di violenza,  esprime vicinanza e solidarietà a lui e a tutti gli operatori impegnati ogni giorno nella gestione dei casi di emergenza, soprattutto in queste ore in cui le vicende legate al Coronavirus chiamano chi opera nella “prima linea” della Sanità ad un supplemento di dedizione al lavoro. Il rispetto delle regole e delle persone, a maggior ragione quando indossano un camice bianco e sono nell’esercizio di un pubblico servizio, non possono in ogni caso subire deroghe.

La Direzione strategica ASL, infine, si affida alla celerità delle Forze dell’Ordine, affinchè sappiano fare chiarezza sull’episodio, tenendo anche conto che già il 26 gennaio scorso lo stesso Pronto Soccorso era stato scenario di un’aggressione del tutto analoga.

 




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