rendimentogold

basilepiccolo

Eclisse


Arcelor Mittal di Taranto: “da qui esce la diossina” Squarci alle strutture degli elettrofiltri, esposto-denuncia Usb alla procura della Repubblica (VeraLeaks)

agl feb18 a

Da VeraLeaks, compresa foto in coda all’articolo:

Queste sono le condizioni in cui si trovano oggi gli impianti del reparto agglomerato dello stabilimento ArcelorMittal, in particolare le strutture degli elettrofitri che dovrebbero assicurare la captazione delle diossine dalle polveri prima di essere immesse in aria dal camino E312. Le fotografie, realizzate dai delegati del sindacato USB di Taranto nel febbraio 2019, sono state depositate a messo esposto/denuncia dallo stesso sindacato presso la Procura della Repubblica di Taranto.

Per assicurare che le diossine non si sprigionino in maniera diffusa all’esterno delle strutture che contengono gli elettrofiltri primari e secondari, questi devono essere necessariamente coibentati e sigillati.

In questo stato non si assicura nessuna delle condizioni e gli impianti mettono a serio rischio la salute degli operai e dei cittadini.

Da questi stessi impianti uscì la diossina che ha contaminato i terreni vicini e le capre e pecore che vi pascolavano, animali che furono abbattuti e smaltiti nel 2008 come rifiuto speciale. La storia non insegna nulla, nel 2019 le condizioni sono ancora queste e da quegli impianti esce diossina.

 

Di seguito un comunicato Usb (con foto relative a febbraio 2018):

Nello stabilimento ex Ilva di Taranto gestito da ArcelorMittal si rilevano ancora gravi problematiche strutturali degli impianti produttici che incidono direttamente sulla sicurezza dei lavoratori. Il 27 febbraio RLS e RSU dell’USB Taranto sono intervenuti in area Acciaieria 1, in particolare nel capannone dove operano i locomotori del reparto MOF ACC dove sono state rinvenute lamiere pericolanti che in passato erano già state oggetto di denuncia.

Vengono rilevati, inoltre, cumuli di scorie e fondi di siviera che hanno già provocato episodi di “near miss”: ai passaggi dei locomotori alcuni di questi hanno ceduto franando sui binari, episodio che può causare il deragliamento del convoglio. Nella stessa area l’intervento del personale dello Spesal prescriveva la totale assenza di cumuli in quella zona ed inoltre va ricordato che questi cumuli sono posti sul terreno senza nessun contenimento, quindi sussiste un serio rischio di contaminazione dei terreni. Solo dopo la denuncia dell’USB la zona è stata messa in sicurezza a seguito dell’intervento dei Vigili del Fuoco a cui va la nostra gratitudine per la tempestività e la professionalità dimostrata anche in questa occasione.

“Ricordiamo che – dichiara il coordinatore provinciale dell’USB Taranto – abbiamo depositato un esposto/denuncia alla Procura della Repubblica di Taranto, interessando anche i Carabinieri del Noe, Arpa Puglia, Isrpa, Spesal e ing. Valenzano, che attiene le precarie condizioni del reparto agglomerato e degli elettrofiltri. Tutte le verifiche effettuate sugli impianti in questi giorni, benché fossero già state oggetto di nostre denunce in passato, continuano a rappresentare un serio rischio per sicurezza e la salute degli operai e dei cittadini di Taranto”.

Aggiornamento qui:

Taranto: inquinamento, il sindaco chiede chiarimenti alla Regione Puglia. Chiusa la Salina grande Ordinanza per precludere l’area. Le scuole “De Carolis” e “Deledda” rischiano la stessa sorte. Oggi wind day

 

 




Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *