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Autonomia differenziata: approvato dal governo il disegno di legge Proposto dal ministro Calderoli. Verso un dibattito nord-sud

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Il criterio base del disegno di legge predisposto dal ministro leghista Calderoli è quello dell’invwrianza di spesa. Cioè non si tocca un centesimo per sostenere le regioni, inevitabilmente quelle del sud, che hanno maggiori difficoltà nel raggiungimento dei livelli di prestazioni. Si rischia un nord che si arricchisce ed un meridione più povero, senza meccanismi di salvaguardia che, nel disegno di legge, non sembrano sufficienti. Così, il governo che ha approvato nella seduta odierna del Consiglio dei miniil disegno di legge sull’autonomia differenziata, deve apprestarsi ad un iter parlamentare in cui, più che differenze tra partiti, emergeranno differenze fra territori. Con una premier che della fratellanza tra italiani ha fatto perfino il nome del suo partito, un rispetto dell’articolo della Costituzione che recita dell’eguaglisnza è da pretendere ulteriormente. Costituisce che all’articolo 5 parla del decentramento e dell’autonomia. Ma quell’articolo comincia con “una ed indivisibile”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 




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