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Martina Franca: Tares, peccato non avere avuto il conto in quella banca

tabella tares tv

cartella tares 2012Il giornale online extramagazine.eu non gira molto intorno all’argomento: o è sbagliata o è falsa. Da qui si è stilisticamente più bassi: è falsa. Anche perché lo disse un consigliere comunale, della maggioranza perfino, durante una seduta del consiglio comunale: il piano economico è falso. Il piano economico origina la determinazione del tributo, dunque il tributo Tares di Martina Franca è falso. Il sindaco di Martina Franca, che nei suoi trascorsi vanta anche l’aver fatto il direttore di banca (dunque conosce i numeri) ha però voluto dare una spiegazione della Tares ai suoi concittadini. Si è fatto intervistare da due giornalisti e, con delle belle riprese tv, ha mostrato anche ai concittadini le differenze del tributo 2013 rispetto al 2012. Per il 2012 ha riferito, tramite il grafico mostrato in tv ai concittadini, che l’importo al metro quadrato era di 2,59 euro, per il calcolo della tassa rifiuti. Però non è vero: l’importo, per l’annualità 2012, era di 1,73 euro al metro quadrato, cioè i tre quinti circa di quanto detto dal sindaco. Chiaro che, facendo figurare i prezzi del passato più alti, le differenze con il presente risultino minori. Ma quella tabella non dice le cose come stanno. E l’ha mostrata il sindaco, ai suoi concittadini. Della serie: andiamo bene. A meno che non ci sia una spiegazione, del perché si passi da 1,73 a 2,59 ma tale spiegazione non è arrivata. A meno che ancora, per il sindaco di Martina Franca 1,73 e 2,59 non siano la stessa cosa. Può pure essere: e allora uno si mangia le mani perché, fatte le proporzioni, andando a versare in banca, nell’ufficio diretto (ai tempi) dall’attuale sindaco, magari versava 173 euro e se ne ritrovava sul conto 259 tanto sono la stessa cosa, oppure ne versava 1730 e se ne ritrovava 2590 o, ancora, versava17300 euro e gliene figuravano sul conto 25900. E via discorrendo. Chi dice che i direttori di banca sono sempre così cattivi. Solo che il sindaco attuale di Martina Franca, direttore di banca di estrema serietà, ha sempre condotto alla perfezione il suo ruolo lavorativo, gli è unanimemente riconosciuto e non ci sono dubbi. Il sindaco attuale sapeva benissimo che 1,73 e 2,59 non sono la stessa cosa. Ma perché, allora, oggi, forse, sì? E perché un conto che riporta 334mila euro e uno che non li riporta più, poi fanno lo stesso totale? A questo il sindaco di Martina Franca non risponde da sei mesi. Tempi ormai lontani. Come sono lontani quelli del direttore di banca, con i soldi versati garantiti dal rigore assoluto. Peccato non averli avuti lì, tutto sommato.

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4 Comments

  1. Ci tengo a specificare, che quello della tabella in questione apparsa durante l’autogestita del sindaco, si tratta di un errore ingenuo da me commesso nella fase di montaggio del video. In quanto quella schermata l’ho scaricata da internet (insieme ad altri jpeg.) dopo una ricerca su google alla voce “tares immagini” (potete verificare). E’ una tabella, ho poi verificato (di ‘castelbuono.it’…non so manco dov’è.) Il sindaco, come il suo staff, non era a conoscenza del fatto che avrei inserito insert di vario genere all’interno del prodotto finito, cosicchè ho consegnato direttamente il ‘montato’ all’emittente televisiva. Tutto qui. Nessuna bugia da parte del sindaco. Grazie…e scusate la mia ingenuità nella circostanza. Provvederò.
    Fabrizio Semeraro

    1. Grazie per il suo intervento. La sua onestà è stata esemplare. Se il sindaco di Martina Franca, dopo ripetute messe in onda della trasmissione, non ha sentito il bisogno di diffondere una nota in cui afferma, lui, che la tabella non va, significa che la condivide. Bugie no, ma superficialità sì. Con un’aggravente: quella trasmissione è autogestita, quindi il responsabile delle cose dette e mandate in onda è, ancora di più, il sindaco. Doveva stare più attento. Adesso vediamo se ha il coraggio di chiedere scusa per quello che ha fatto vedere alla città. Prima del coraggio avrebbe il dovere, di chiedere scusa. (agostino quero)

      1. Ci tengo a specificare che l’errore è stato mio e che le scuse le rivolgo sia a i telespettatori che al sindaco stesso. Sindaco che non sapeva avrei incluso insert. Comunque è lo staff del sindaco che dopo i vostri puntuali accorgimenti riguardo l’errore, mi ha invitato a corraggerlo. A Cesare ciò che è di Cesare. Ad Ancona ciò che è di Ancona. A me ciò che è mio.

        1. Grazie per il suo intervento. Non devono invitare lei a correggere, devono anche dire che quella trasmissione, di responsabilità del sindaco, è sbagliata nel contenuto essenziale. Doveva chiarire le cose alle persone, le ha confuse ancora peggio. C’è stato un errore di superficialità, che non è suo e chi ne è responsabile deve farsene carico. La trasmissione autogestita non è a carico dell’emittente, è a carico di chi l’ha promossa. Il sindaco deve chiedere scusa alla città. Lui. L’errore è del sindaco che, dopo reiterare diffusioni di quei dati, doveva sapere essere sbagliati. Non se n’è manco accorto. Vuol fare una cosa? Vada dal sindaco di Martina Franca e gli faccia scrivere una letterina per chiedere scusa alla città. Una letterina doverosa, per tutta l’ulteriore confusione di cui lui è responsabile. (agostino quero)

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