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Antonio Bonito, il papà italiano di internet è di Bari Dal Cnuce di Pisa la trasmissione della scritta ping, dagli Usa la risposta ok. Trenta anni fa

antonio bonito 2

antonio bonito 2Il padre di internet in Italia è nativo di Bari. Si chiama Antonio Bonito, detto Blasco. Dalla sede del Cnuce di Pisa fu lui, il 30 aprile 1986, a inviare il messaggio dal computer, la scritta ping. Da un computer grande come un armadio. Il segnale arrivò a Frascati, al centro Italcable che inviò poi il segnale al Fucino e da lì, via satellite, negli Stati Uniti d’America. Dagli Usa, esattamente dalla Pennsylvania, arrivò al monitor di Pisa il messaggio ok.

Due parole brevissime, la prima delle quali abbastanza (apparentemente) insignificante, per fare la storia di internet. Bonito vive in Toscana, a Carrara, ma è un sessantacinquenne di Bari. Nell’internet day, oggi, giorno delle celebrazioni (e anche delle proteste piuttosto vivaci nei confronti di Renzi, a Pisa) si sappia.

Quel primo invio, una cosa di cui non si accorse quasi nessuno perché il mondo, Italia compresa, era sommerso dalla paura nucleare di Chernobyl e del disastro del 26 aprile 1986. Ma quel 30 aprile, la storia, italiana almeno, venne cambiata. Il nostro Paese fu il quarto in Europa a collegarsi con Arpanet. A cambiare la sua storia. E ce l’ha cambiata un barese, anche se lui dice essere ormai Carrara la sua città.

 




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