Di Nino Sangerardi:
Un milione e seicento mila euro. E’ la cifra che Acquedotto Lucano spa deve pagare all’Eipli: ente per lo sviluppo dell’irrigazione e trasformazione fondiaria in Puglia,Lucania e Irpinia,commissariato dal 1979,posto in liquidazione con Legge n.214 del 22 febbraio 2011.
Quest’ultimo fornisce puntualmente acqua per uso potabile.Acquedotto lucano sborsa il dovuto corrispettivo economico “… in modo sporadico e incompleto”. Il ritarda nel pagamento potrebbe compromettere la funzionalità delle infrastrutture idriche.
In data 6 maggio 2016 i vertici dell’Eipli sollecitano Acquedotto Lucano a onorare la debitoria entro due settimane.
Pochi giorni fa il Commissario dell’Ente irrigazione Antonio Mario Lerario–dirigente della Regione Puglia,nominato il 10 agosto 2015 dal Ministro delle Politiche Agricole—tenuto conto della “precaria situazione in cui versa l’Eipli”, ha conferito incarico per il recupero del credito che ammonta a 1.680.046,03 euro,oltre interessi legali e di mora. Nomina pertanto l’avvocato Domenico Ciocia del Foro di Bari,compenso di 7.073,00 euro più spese generali.
Acquedotto Lucano gestisce il servizio idrico integrato di un’area che comprende 130 Comuni,591.338 abitanti e 266.720 utenti. Società formata da 119 Comuni lucani e Regione Basilicata che detiene il 49% del capitale,i dipendenti sono 378.
L’assemblea dei soci il 3 luglio 2015 ha designato l’ing.Michele Vita amministratore unico mentre componenti del Collegio Vincenzo Marranzini(presidente),Carmine Nigro e Lorenzo Pagliuca sindaci effettivi.
Dall’ultima relazione al Bilancio 2015 si evince che Acquedotto Lucano ha conseguito un risultato positivo di 72.811 euro dopo la svalutazione dei crediti per euro 1.100.000,00,ammortamenti per 3.975.870 euro.
Il fatturato annuale risulta essere di 57.758.182 euro,con una diminuzione di euro 19.654.200 rispetto al 2014.L’indebitamento con le Banche e altri finanziatori totalizza l’importo di 68.669.968 euro,con un incremento di euro 22.291.356 a fronte dell’anno passato.