Dunque, ci siamo quasi. All’una di notte in Italia, alle sette di sera a New York, Roberta Vinci, tarantina, affronta la numero uno del mondo, Serena Williams. Prima semifinale degli Us Open di Flushing Meadows, nel torneo, fra l’altro, che è l’unico mancante alla Williams altrimenti vincitrice di tutto.
Dopo Williams-Vinci, sempre sul campo Arthur Ashe di Flushing Meadows, via con Flavia Pennetta che affronta Simona Halep, romena, numero due del mondo. All’alba italiana sapremo come sarà andata, complessivamente, a finire. Insomma, le quattro migliori del torneo valido per il Grande Slam sono, le prime due al mondo e due atlete di due posti distanti qualche decina di chilometri, in un angolino dell’Europa meridionale: la Puglia. Tutta la Puglia tifa per Roberta e Flavia ma c’è un’Italia intera pronta a vivere una notte magica, perché non è mica detto che le notti magiche siano solo (vedi Nannini-Bennato) quelle del calcio inseguendo un gol. Stanotte si insegue un set, anzi 12 per ciascuna delle due pugliesi. Il ranking mondiale dice che il pronostico è quanto meno difficile ma una storia così, di due non “semplicemente” italiane ma della stessa terra del sud Italia, è una storia ben al di là di pronostici, scommesse, ranking. Una storia che, quindi, può finire in qualsiasi modo. Anche con una finale tutta pugliese, in America.
(foto: fonte notizie.guidone.it)
