L’ordinanza del sindaco Nicoletti è contingibile e urgente. Nel rione Serra Venerdì viene piazzata la gabbia per la cattura di cinghiali, per un mese, al fine di contenere un’invasione degli ungulati in territorio di Matera. Il provvedimento del sindaco è a tutela della sicurezza dei cittadini, secondo quanto riportato in una nota diffusa dal Comune. Cittadini i quali, dal canto loro, dovranno ripulire le aree di cui sono titolari, da vegetazione ed altri possibili rifugi per i cinghiali ed evitare di dare loro cibo, nonché devono tenersi lontani dagli animali (che sono anche di grossa taglia) di almeno trenta metri. Se necessario i cinghiali saranno abbattuti da parte di personale specializzato. Ogni provvedimento viene attuato con il controllo della polizia locale e successivamente le misure riguarderanno altre zone della città.
Va detto che non è solo il capoluogo a patire la presenza di cinghiali indisturbati in giro. Anche in provincia le segnalazioni sono frequenti, recentissima è quella di Scanzano Jonico.
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Di seguito lo stralcio di un comunicato diffuso da Aro Ta/2:
Il raggruppamento temporaneo di imprese che gestisce sul territorio comunale di Martina Franca il servizio di igiene urbana Gial srl e Impregico srl, rende noto quanto segue: gli interventi di derattizzazione vengono eseguiti mediante l’inserimento di esche costituite da zollette paraffinate a base di difenacoum e bromadiolone, collocate esclusivamente all’interno delle caditoie e griglie di fogna acqua, quindi in posti inaccessibili ad altri animali.
In questo modo il topo viene attirato nel suo ambiente più congeniale, facendolo mangiare ed evitando così che salga in superficie attirato da altre fonti alimentari.
Al fine poi di aumentare la selettività, nel pieno rispetto delle precauzioni inerenti alla sicurezza, tutte le esche utilizzate hanno una colorazione intensa (rosso o blu) che ne mette in risalto la pericolosità e contengono, in conformità a quanto prescritto dal Ministero della Salute, una sostanza amaricante (Denantonium Benzoato) che ha un’azione di disgusto e repellenza nei confronti dell’uomo e di altri animali diversi dai ratti.
Le linee bianche sulle griglie, erroneamente pubblicate a mezzo stampa e per le quali le aziende si riservano di agire nelle opportune sedi, sono, invece, dovute all’uso di calce impiegata a scopo igienico; quindi, non si tratta di materiale velenoso.
Si sollecita altresì la cittadinanza a non prendere provvedimenti personali per l’applicazione senza alcun criterio e metodologia di bustine velenose che possono essere gravemente nocive per esseri umani ed altri animali.
(foto: repertorio)