Di seguito un comunicato diffuso dalla Guardia di finanza:
Il Tribunale di Trani, accogliendo la richiesta della Procura di Trani, ha adottato un’ordinanza di applicazione di
misura cautelare personale, eseguita nei confronti di due pluripregiudicati cerignolani per il reato di ricettazione
di componenti di veicoli di diversa tipologia oggetto di furto.
In particolare, il Tribunale ha condiviso l’impostazione del Pubblico Ministero fondata sulle indagini di polizia
giudiziaria svolte, avvalendosi della riconosciuta specificità investigativa del Gruppo di Barletta.
L’esecuzione del provvedimento cautelare è l’epilogo di una mirata attività info – investigativa nel cui corso si è
proceduto al sequestro di un capannone, nell’area di Barletta, all’interno del quale erano state rinvenute diverse
auto di lusso di provenienza furtiva, unitamente a ricambi classificati e stoccati, per un valore complessivo di
circa 500.000 euro, nonché all’arresto in flagranza di reato – durante specifici controlli volti al contrasto del
fenomeno dei furti d’auto tristemente radicalizzato nelle aree di Barletta e Andria – di 5 soggetti residenti nei
comuni di Barletta ed Andria, sorpresi nel tentativo di rubare autovetture.
Dall’analisi di alcuni dispositivi digitali rinvenuti nel corso delle indagini, i militari sono riusciti a risalire alla
composizione del gruppo criminale e a ricostruire le modalità operative dello stesso con cui, dopo aver rubato le
autovetture, le occultavano all’interno del capannone di Barletta per poi smontarle in singoli pezzi di ricambio
destinati alla vendita attraverso più canali non legali, tra cui quello e-commerce. Gli indagati rubavano i veicoli,
o parti di essi, senza prediligere una fascia oraria del giorno, incuranti di farlo anche alla luce del sole, davanti a
cittadini che, davanti alla rapidità dell’azione furtiva e alla spregiudicatezza dei criminali, rimanevano impotenti.
Nel corso delle attività investigative sono stati rinvenuti altresì diversi congegni elettronici, utilizzati anche per
scopi militari, impiegati dalla banda per interferire, decodificare o disabilitare le frequenze delle centraline
elettroniche delle autovetture da rubare. Sono state peraltro recuperate ingenti somme di denaro, che nessuno
degli indagati è stato in grado di dimostrarne la provenienza lecita.
Le operazioni svolte nella provincia di Barletta Andria Trani testimoniano il costante e attento controllo del
territorio esercitato dalla Guardia di Finanza, in piena sinergia anche con la Procura della Repubblica di Trani, e
finalizzato al contrasto di eventi delittuosi, come quello dei massicci furti di auto e delle connesse vendite illecite
di pezzi di ricambio, connotati da forte pericolosità sociale, che impattano gravemente sul senso di sicurezza
percepito dai cittadini di questo territorio.
È doveroso precisare che sono tuttora in corso le indagini preliminari e che la responsabilità degli indagati sarà
definitivamente accertata solo in caso di emissione di una sentenza irrevocabile di condann