Di seguito un comunicato diffuso dalla polizia:
Il Tribunale di Trani ha accolto la richiesta della Procura della Repubblica di Trani ed ha adottato un’ordinanza applicativa di custodia cautelare in carcere nei confronti di sei pregiudicati andriesi e degli arresti domiciliari nei confronti di un biscegliese, ritenuti a vario titolo responsabili di un sequestro lampo a scopo di rapina, di una tentata rapina aggravata dall’uso di armi, nonché della detenzione e spendita di banconote false.
La complessa attività d’indagine – che vede gravemente indiziate 8 persone, di cui 7, appunto, colpite da provvedimenti restrittivi – è stata svolta dagli Agenti della Squadra Mobile della Questura della provincia di Barletta Andria Trani ed è stata avviata a seguito di una rapina consumatasi la mattina del 7 gennaio scorso nei pressi di un’agenzia Eurobet del centro cittadino del comune di Andria.
In tale occasione, gli autori, tutti con volto travisato, avevano costretto il titolare del suddetto centro scommesse a salire a bordo di un’autovettura e, dopo averlo malmenato con calci e pugni, gli avevano sottratto l’incasso della sera precedente, per poi liberarlo nella periferia della città.
Gli investigatori della Sezione reati contro il patrimonio, sotto la guida della Procura della Repubblica di Trani, all’esito di specifici accertamenti e grazie alla visione e analisi delle telecamere di videosorveglianza sono riusciti a ricostruire l’evento delittuoso individuando i presunti autori e raccogliendo, anche grazie all’ausilio di intercettazioni telefoniche ed ambientali, elementi probatori a loro carico.
L’attività investigativa ha anche disvelato un tentativo di rapina, poi di fatto sventato grazie ad un’attività dissuasiva posta in essere dagli Agenti della Squadra Mobile. Nello specifico, dalle attività tecniche di ascolto era emerso come il gruppo criminale avesse individuato un imprenditore locale con l’intento di costringerlo anche con l’utilizzo di un’arma a portarli presso la sua abitazione ove avrebbe dovuto aprire la cassaforte per consegnare loro i beni ivi contenuti.
Nel corso delle indagini, infine, è emersa anche la detenzione e spendita di banconote false realizzata anche attraverso l’utilizzo di un soggetto minorenne.
Sulla base degli elementi raccolti, la Procura della Repubblica di Trani ha richiesto ed ottenuto dal GIP del Tribunale di Trani i suddetti provvedimenti restrittivi che questa mattina sono stati eseguiti dagli investigatori della Squadra Mobile, coadiuvati da personale del Reparto Prevenzione Crimine Puglia della Polizia di Stato, presso le rispettive abitazioni ed associati presso locale casa Circondariale a disposizione dell’Autorità giudiziaria tranese. Per tutti i soggetti coinvolti è stata contestata la recidiva specifica per reati contro il patrimonio.
Occorre precisare che i provvedimenti adottati nel corso delle indagini non sono definitivi e che gli indagati non possono essere considerati colpevoli fino a quando la responsabilità non sarà stata accertata con sentenza o decreto penale di condanna ad effetto irrevocabile.