Di seguito un comunicato, corredato da foto, diffuso dal Comune di Celle di San Vito:
Il Comune di Celle di San Vito con il gruppo musicale “Terra Nostra Folk” di Troia sarà presente anche alla seconda edizione de “Il Mosaico delle Minoranze Linguistiche” che si terrà giovedì 28 agosto a Forlì presso la “Fabbrica delle Candele”.
E così, dopo aver partecipato al concertone finale de “La Notte della Taranta” che si è svolto sabato 23 agosto a Melpignano, i cantanti cellesi e il gruppo di Troia saranno protagonisti anche all’importante evento nazionale promosso dall’associazione “No.Vi.Art” di Forlì-Cesena.
L’evento è stato organizzato con la finalità di far conoscere in Romagna e in tutta Italia, attraverso l’arte e la musica, le minoranze linguistiche storiche presenti sul territorio nazionale.
Dopo aver ospitato nel 2024 i concerti di Croati del Molise, Sloveni della Slavia friulana, Arbëreshë di Piana degli Albanesi, Greci della Bovesia (Grecìa calabrese), Occitani del Piemonte e della Calabria, con l’edizione di quest’anno “Il Mosaico delle Minoranze Linguistiche” vedrà presente, oltre alla rappresentanza francoprovenzale di Celle di San Vito, anche Elisabetta Dettori, cantante, attrice e performer che appartiene alla comunità catalana di Alghero, in Sardegna.
A Melpignano era presente anche la sindaca di Celle di San Vito, Palma Maria Giannini. “È stata un’emozione unica esibirsi davanti a migliaia e migliaia di spettatori – ha dichiarato la sindaca – portare la nostra storia, le nostre tradizioni e la nostra cultura su un palco così importante ci ha dato ulteriore spinta e forza di continuare il nostro lavoro sul francoprovenzale”.
Proprio il 7 agosto scorso, in occasione del convegno dal titolo “Restanza: la forza delle minoranze linguistiche” tenutosi nel Castello di Celle di San Vito nell’ambito della giornata dedicata alla festa del francobollo delle minoranze linguistiche, la sindaca cellese si era appellata ai rappresentanti dello Stato di ogni colore politico per sostenere la diffusione, l’insegnamento e la presenza nei media delle lingue minoritarie affinché il lavoro svolto fino ad oggi per preservarle e tramandarle non andasse completamento perduto.