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Tabaccaia 72enne uccisa a Foggia: un fermato a Napoli Carabinieri

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Un arresto per l’assassinio della tabaccaia di Foggia, Francesca Marasco di 72 anni.

In serata a Napoli i carabinieri hanno fermato un nordafricano di circa 40 anni sospettato di avere sferrato le coltellate che hanno ucciso la tabaccaia nella sua rivendita lo scorso lunedì mattina, giorno di riapertura della tabaccheria dopo le ferie. La rapina è fra le ipotesi del movente: non l’unica.

Di seguito un comunicato diffuso dai carabinieri:

In mattinata i Carabinieri del Comando Provinciale di Foggia hanno notificato il fermo di indiziato di
delitto emesso dal Pubblico Ministero della locale Procura della Repubblica nei confronti del presunto
autore dell’omicidio, avvenuto lunedì 28 agosto scorso in via Marchese de Rosa, ai danni di una 72enne
titolare di una tabaccheria. Il provvedimento cautelare, per i reati di omicidio e rapina aggravata, è stato
notificato nei confronti di un 43enne originario del Marocco. Le indagini condotte dai militari dell’Arma
sotto la costante direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia, sviluppate
attraverso l’esame di numerosissime telecamere pubbliche e private, intercettazioni telefoniche ed esami
testimoniali, hanno consentito di ricostruire l’intero percorso dell’omicida. Veniva accertato che il
fermato, al termine dell’azione omicidiaria, aveva indossato nuovi indumenti, abbandonando quelli usati
precedentemente all’interno di un sacchetto in plastica in questa via Mameli, dove venivano rinvenuti e
posti sotto sequestro dai Carabinieri. I militari hanno inoltre rintracciato e sottoposto a sequestro il
telefono cellulare asportato alla vittima nel corso dell’azione omicidiaria e venduto dal fermato a terzi.
Il presunto responsabile dell’omicidio, a seguito di complessa manovra investigativa, sostenuta da
specifiche tecnologie, è stato rintracciato e bloccato dai Carabinieri, in Napoli alle ore 21:35 circa di ieri
2 settembre, nei pressi della Stazione Ferroviaria. L’indagato è stato sottoposto ad interrogatorio da parte
del Pubblico Ministero presso gli uffici del Comando Provinciale Carabinieri. Sono in corso
accertamenti per l’esatta ricostruzione del movente.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari; dunque si precisa che, al momento, a
carico dell’indagato sono stati acquisiti unicamente indizi di colpevolezza di tale gravità da legittimare
l’applicazione del fermo da parte del Pubblico Ministero. Si intende quindi affermare infatti come
l’indagato non vada considerato colpevole fino alla condanna definitiva.

(foto: tratta da Voce di Foggia)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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