“Allo stato il centrosinistra non c’è più, le primarie non si fanno”. Dopo il vertice urgente del centrosinistra pugliese, convocato da Nichi Vendola, è proprio il presidente della Regione Puglia a pronunciare queste parole. Una conclusione clamorosa, ma in realtà quanto inaspettata?, dopo mesi di veleni e dopo che sono volati gli stracci nelle ultime ore. Non era piaciuta agli alleati del Pd, ma in particolare agli alleati di Emiliano, che questi avesse annunciato un’intesa con l’Udc. Senonché Michele Emiliano ha risposto che Nichi Vendola ha governato con i voti dell’Udc ed è anche andato a chiederli, proprio ad Emiliano perché passasse il bilancio della Regione.
Nichi Vendola ha dato a sua volta del bugiardo a Michele Emiliano e poi, il vertice di oggi pomeriggio con segretari dei partiti e dei movimenti del centrosinistra e capigruppo consiliari, si è risolto con questa dichiarazione di Vendola. Il quale spiega: è stato violato un vincolo di solidarietà e di lealtà. Vendola non ce la faceva più a sopportare un clima che è stato di una durezza di toni, talvolta di cadute di stile, indegno del termine coalizione. Il centrosinistra non c’è più, nella configurazione che ha governato per dieci anni la Puglia, e se anche si dovesse raggiungere un’intesa in vista di domenica per salvare il salvabile, la faccia del centrosinistra, salva, non lo è già più. E se dovessero realmente celebrarsi le primarie, dopodomani, rischieremmo di avere un vincitore di una cosa che poi sarà una cosa diversa nel giro di pochi mesi. Il bello di tutta questa storia, va ribadito, è quel termine là, coalizione. Che figuraccia.