Dieci anni fa il leccese ora 37enne perse il lavoro. Perse anche la casa perché venne sfrattato: non guadagni, non paghi l’affitto, vai fuori. Aveva necessità di un alloggio, con la famiglia anche perché nel frattempo era divenuto padre. Così occupò abusivamente un alloggio dell’istituto autonomo case popolari. Posizione irregolare, così fece domanda alla Regione Puglia, per ottenere una sanatoria. Negata. Nel frattempo l’assegnataria dell’alloggio ha pure fatto causa, perché non poteva entrare in possesso della casa.
Situazione attuale, descritta dalla Gazzetta del Mezzogiorno: il leccese dorme in macchina, vicino alla stazione ferroviaria. Lui e la moglie. Da un pezzo. I figli dormono da parenti. Lecce, 2014. La città che fra cinque settimane sarà capitale italiana della cultura.