Sempre più spesso in relazione al mondo dello sport si sente parlare di cannabidiolo o, per gli amici, CBD. Questo è il termine tecnico con il quale si definisce un particolare principio attivo proveniente in gran parte dalla pianta della Cannabis Sativa ma che è presente in un grande numero di specie vegetali.
La pianta di Canapa accompagna il cammino dell’uomo su questa terra da millenni, venendo prima utilizzata come fonte di fibre e poi anche per scopi ricreativi. Gli storici hanno trovato in Egitto e Cina prove dell’utilizzo della pianta di Canapa oltre tremila anni fa: a oggi a essere cambiata è solo la consapevolezza scientifica sulle sue potenzialità.
I passi avanti fatti dalla biologia e dalla chimica, infatti, hanno permesso a sempre più studiosi di scoprire i benefici per la salute che questo principio attivo ha. Le più recenti ricerche hanno sottolineato le potenzialità in ambito sportivo, per atleti professionisti e no.
Per assumere cannabidiolo esistono diversi modi: utilizzare un vaporizzatore come il Tinymight 2 ma anche attraverso l’uso topico con dell’olio contenente una diluizione del principio attivo.
Come Funziona Il Cannabidiolo?
Provare a parlare all’interno di un singolo articolo di tutti gli effetti che l’azione del cannabidiolo ha sul corpo umano non è materia facile.
Le interazioni del CBD con il corpo umano vengono scoperte strada facendo da nutriti gruppi di studiosi, complice anche la presenza del sistema cannabinoide.
Quest’ultimo è di fondamentale importanza se vogliamo capire come il CBD interagisce con il corpo umano. Il sistema endocannabinoide non è altro che un sistema di comunicazione intercellulare che sta venendo studiato ancora ai giorni nostri e che risulta essere un potente sistema di comunicazione intercellulare.
Dal sistema endocannabinoide dipendono le informazioni nervose riguardanti il dolore, o anche l’azione repentina del sistema immunitario che porta poi all’insorgenza delle infiammazioni. Il CBD, con tanti altri cannabinoidi in circolazione (tra cui il ben noto THC, vietato in Italia e in Europa a causa dei suoi effetti psicoattivi).
Il cannabidiolo si lega con i recettori CB2 presenti all’interno del nostro sistema endocannabinoide, riportandoli all’ordine in caso di situazioni di eccessiva attività. Questo significa che il dolore viene mitigato e che le infiammazioni vengono gestite.
La parte più interessante comunque deriva dalla disposizione dei recettori CB2 all’interno del corpo umano. Il sistema endocannabinoide, esattamente come il sistema circolatorio o nervoso, è dislocato in vari punti del corpo umano; i recettori CB2 presenti all’interno di alcune aree del cervello interagendo con il CBD contengono stati ansiosi e situazioni di stress, riportando la produzione di ormoni a livelli normali.
Come Fa Il Cannabidiolo Ad Aiutare Atleti E Sportivi?
Arriviamo quindi all’argomento importante: l’azione del cannabidiolo in che maniera può aiutare un atleta?
Il discorso è il seguente: un atleta quando si allena lo fa per periodi di tempo prolungati. Questo perché per ottenere il tono muscolare adatto alle competizioni un atleta ha bisogno di mettere insieme due cose: un’adeguata alimentazione e un adeguato tipo di allenamento, così da spingere le fibre muscolari a spezzarsi per ricostruirsi poi in maniera più imponente.
Questo significa che il processo di allenamento è un processo lungo e irto di possibili ostacoli: dagli infortuni gravi a quelli meno gravi, con nel mezzo una montagna di cose diverse che possono accadere.
Il cannabidiolo si trova proprio qui in mezzo, riuscendo a risolvere moltissimi di questi problemi nel giro di poco tempo. Se i muscoli o le articolazioni si infiammano a causa di allenamenti eccessivi l’azione del CBD sui recettori CB2 può lenire il dolore; se ci si infortuna a causa di un movimento sbagliato, l’azione del CBD può semplificare il processo di recupero facendo provare meno dolore!
Meno dolore ma non solo
Il dolore e le infiammazioni non sono le uniche due cose trattabili con l’utilizzo del CBD. Questo principio attivo, come abbiamo accennato prima, riesce anche a mitigare lo stress e l’ansia, elementi che gli agonisti si trovano a dover combattere con cadenza quasi quotidiana.
Chi fa sport sul serio infatti è sicuramente a conoscenza del quantitativo soverchiante di stress che si deve sopportare e affrontare durante le fasi pre-gara, o magari di tutta l’ansia che si può provare nell’essere consapevoli di un confronto in arrivo con un proprio rivale. Fare uso di CBD permette di mitigare questi due problemi, nel frattempo anche aumentando la qualità del sonno.
Parlare di qualità del sonno ci permette di tornare al punto di partenza e di spiegare come il CBD possa anche aiutare chi non è ancora agonista ma vuole diventarlo! Questo perché per incrementare la massa muscolare o la semplice qualità della propria muscolatura è di fondamentale importanza dormire un numero congruo di ore. Il CBD, attraverso la mitigazione di stress e ansia, risolve direttamente il problema migliorando la qualità del sonno.
Tutto ciò nei limiti previsti dalla norma.