Di Augusto Ressa*:
Taranto ha tre mari: oltre al Mar Grande e al Mar Piccolo, il territorio tarantino è caratterizzato dalla presenza di un vero e proprio mare di ulivi. Intorno al secondo seno del Mar Piccolo, all’azzurro delle acque si contrappone il verde di uliveti secolari disposti con i tradizionali ampi “sesti” intorno alle antiche masserie. 

L’ulivo rappresenta inoltre l’identità botanica della Puglia. I vasti uliveti, i mari di ulivi, definiscono una delle immagini di riconoscibilità paesaggistica del nostro territorio, purtroppo gravemente minacciata da un batterio, la Xylella fastidiosa che dal 2013 flagella soprattutto il Salento interessando ormai un’area estesa per oltre 700.000 ettari. Le misure per contrastare il fenomeno e la morìa di ulivi hanno portato a risultati non del tutto soddisfacenti, nonostante la Regione Puglia abbia attivato l’importante Piano di Azione del 2021. Ulteriori attività di ricerca e di sperimentazione sono previsti nei prossimi tre anni con la Legge di Bilancio 2022 che stanzia ad hoc complessivi 15 milioni di euro.
Il capoluogo jonico ritengo abbia tutti i requisiti per candidarsi quale centro di diffusione e di approfondimento degli studi condotti, in corso e futuri, sul tema del batterio che minaccia questo vero e proprio patrimonio identitario dell’intera regione, sviluppando trattazioni sul tema anche di tipo trasversale ( il MArTA potrebbe esserne fra i promotori, tenuto conto che, fra l’altro, si appresta a condurre studi specialistici sull’ Atleta), ponendo l’accento sulle connessioni con le culture dei Paesi con affaccio sul Mediterraneo (in gran parte interessati da questo flagello). Taranto diverrebbe riferimento per le azioni a difesa di un comune patrimonio paesaggistico, storico, economico, simbolo universale di pace fra i popoli. In quest’ottica, un’anfora ricolma dell’olio dei nostri uliveti potrebbe essere consegnata ai vincitori dei Giochi del Mediterraneo 2026, rinnovando l’antica tradizione della Magna Grecia.
*architetto
(immagine home page: Il Barone, Manduria)







