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Policlinico di Bari, assunti altri infermieri Brindisi: ferie forzate per medici ed operatori ospedalieri non vaccinati

policlinico bari
Di Francesco Santoro:
Trenta infermieri questa mattina hanno firmato il contratto «e entreranno in servizio domenica, questi si sommano ai 70 nuovi assunti che stanno già operando dall’8 marzo nei reparti Covid. In totale entro fine mese oltre 200 infermieri, complessivamente, saranno chiamati dal Policlinico di Bari. Da inizio 2021 sono stati assunti anche 25 medici e altri 25 sono in arrivo tra cardiologi, pneumologi e specialisti di medicina interna». Inoltre, a breve «sarà pubblicato un nuovo bando per anestesisti». E ancora, da «gennaio sono entrati in servizio 50 operatori sociosanitari e altri 30 stanno per firmare il contratto». A darne notizia è la direzione generale della struttura sanitaria, che annuncia il completamento della fase di startup della struttura per le maxi emergenze.
Risultano già attivati 70 posti letto ad alta intensità di cura, 20 posti di Rianimazione, 48 posti di Terapia intensiva respiratoria di cui 16 dedicati ai dializzati. «In uno spazio tecnologicamente avanzato, con percorsi Covid e non Covid ben delineati- comunica il management del principale presidio ospedaliero pugliese-, spogliatoi attrezzati e spazi di lavoro sicuri, operano rianimatori, pneumologi, nefrologi, cardiologi e radiologi con tutto il personale sanitario necessario ad assicurare la migliore assistenza per i pazienti». E ancora, secondo la direzione generale del Policlinico sono più di 250 gli ammalati che hanno contratto il Coronavirus «complessivamente assistiti nei vari presidi dell’azienda ospedaliera universitaria» e con 53 persone in terapia intensiva «si è superato il picco della prima ondata di contagi di un anno fa».
Quanto ai reparti allestiti nei padiglioni della Fiera del Levante, il direttore generale dell’ospedale barese, Giovanni Migliore, parla di «spazio tecnologicamente avanzato per la migliore assistenza dei pazienti che richiedono un’alta intensità di cura: il grande vantaggio è quello di avere in un ambiente unico tutte le specialità per l’alta complessità, dal rianimatore allo pneumologo al nefrologo fino agli specialisti della radiodiagnostica e della cardiologia, che, attraverso il confronto continuo e la possibilità di modificare le indicazioni terapeutiche a seconda dell’intensità necessaria, costituiscono nei fatti un solo grande reparto multidisciplinare che è una garanzia di assistenza di eccellenza».
Intanto da Brindisi giunge la notizia del provvedimento di ferie forzate nei confronti di due medici che avevano rifiutato di sottoporsi alla vaccinazione. A stabilirlo è stata l’Asl.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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