Di Francesco Santoro:
«I focolai in Puglia sono nelle famiglie. E nelle provincie di Foggia e Bari non c’è più possibilità di tenere il conto del tracciamento degli stessi». Lo ha detto il responsabile del dipartimento di Prevenzione, Vito Montanaro, nel corso di una diretta Facebook organizzata dall’associazione “Upward” e diffusa sulla pagina dell’emittente Martina channel. «Il tracciamento? È una criticità sovranazionale- ha proseguito Montanaro-. Il commissario straordinario nominato dal governo, Domenico Arcuri, ha inteso proporre una selezione per il reclutamento di personale, riservando alla nostra regione 133 nuove unità. Si tratta di 100 operatori sanitari e 33 amministrativi. Ma un centinaio di persone non ti assicurano il miglioramento del tracciamento».
In Puglia oggi si registrano poco più di 1.800 casi a fronte di meno di 12 mila tamponi. Record in entrambi i casi. «Per completezza va evidenziato che il numero di casi appare molto rilevante, ma è altrettanto vero che la rete ospedaliera sta reggendo l’urto-prosegue Montanaro-. Sottolineo, inoltre, che nella stragrande maggioranza si tratta di positivi asintomatici o paucisintomatici, che possono essere quindi trattati in casa. I posti letto? Sono più di 3.000. il sistema, che l’assessore Pentassuglia ha contribuito a creare, ha la capacità di contenere il contraccolpo determinato dalla pandemia. Abbiamo, grazie all’assessore Pentassuglia, tanto rimpianto dal dipartimento, 5 unità operative complesse di terapia intensiva in più rispetto alle previsioni del Decreto ministeriale numero 70».
Qual è il punto di rottura? «Il piano dei posti letto aggiornato il 9 novembre scorso prevede 3.062 posti letto per teorici 2.600-2.900 ricoveri contemporanei. Le ospedalizzazioni sono in lento ma costante declino- afferma Montanaro-. E meno rilevante è il carico sul 118 e i pronto soccorso. La provincia più in sofferenza è quella di Foggia, assieme alla Bat e all’area metropolitana di Bari, quest’ultima, però, dispone di una rete migliore».
Critica la posizione del neo titolare della delega all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, in merito alla vicenda dell’ospedale di Martina Franca, che da qualche settimana accoglie anche i malati Covid: «Ho avuto da ridire su questa scelta e non mi fermo qui. Non c’è stata alcuna pianificazione. Nella seconda ondata le cose andavano organizzate in maniera diversa- commenta l’esponente della Giunta Emiliano-. Il trasferimento dei malati oncologici? Le soluzioni si potevano trovare. Avrei messo in zona rossa la Puglia da fine novembre».