Una memoria di 67 pagine presentata al tribunale di Milano dai legali di Arcelor Mittal. Che se da un lato prosegue una complicata trattativa con il governo, dall’altro si prepara all’udienza del 7 febbraio. La memoria è caratterizzata essenzialmente da tre punti chiave: insistere per il recesso dal contratto dell’autunno 2018, accusare l’amministrazione straordinaria Ilva per avere taciuto sulla reale condizione degli impianti (Taranto in modo specifico) ed evidenziare che senza tutela penale è impossibile l’attività produttiva ma anche quella di ambientalizzazione. Insomma: vi ridiamo tutto indietro, è il senso spiccio del ragionamento ribadito con la memoria.