
Dovrebbe essere uno dei biglietti da visita della città, eppure è disastrato e dimenticato. Un parchetto situato nel cuore della città, a pochi metri dal centro, perciò luogo di ritrovo e aggregazione per tanti ragazzi e genitori che accompagnano i loro figli sulle giostre o a prendere un gelato. Parco Leone XIII. Lo scenario è indubbiamente triste, se si pensa che quest’area è frequentata da famiglie e bambini. Panchine vandalizzate, postazioni da picnic, pali sradicati, ciottoli mancanti, spazzatura sparsa, cestini volanti, bagni inesistenti (quindi immaginate) scarse condizioni igieniche, escrementi di animali e non, giochi distrutti ed impraticabili, impianto di illuminazione rotto, segna passi non idonei per parchi gioco ma per parcheggio, buche pericolose nel terreno, altalene senza sedili e giochi rotti.
Inaugurato in pompa magna e poi dimenticato.


Perché non sono state installate delle telecamere, cosi come promesso durante l’Inaugurazione dall’attuale sindaco?
Sarà che quel parco è stato costruito solo per dire: Fare? O per fare flash mob?
A conclusione dell’estate opportuno intervenire affinché diventi quanto prima agibile.











Purtroppo non è l’unico parco dimenticato. Ci sono altri parchi come quello in via Madonna Piccola, completamente abbandonati. Soldi spesi (e non pochi) e poi le strutture vengono abbandonate all’incuria.
Questo è un segnale di forte degrado inviti altri cittadini a commentare questo articolo e condividerlo sui social magari qualcosa di muove dal palazzo dei poteri.
Franco Ancona non lasciare al degrado la tua città!
Bene sarebbe che neppure un euro ( si tratterebbe di danaro pubblico ) si spendesse per ripristinare quella e le altre aree vandalizzate. Le panchine sono rotte, i pali divelti, i cestini volanti, le deiezioni sparse, le altalene senza seggiolini non per colpa dell’ Amministrazione la quale ha consegnato , con o senza pompa magna, alla città quell’ area verde. Le risorse umane e materiali vanno preliminarmente impiegate per educare al rispetto delle cosa pubblica. Martina Franca, “ l’educazione dimenticata”
Grazie per il suo intervento. Vero. Allora si chiuda quel parco però. Perché i bambini non possono essere sottoposti a pericoli. Sia chiaro, lei ha totalmente ragione: è incredibile che non si riesca a vedere rispettato un bene pubblico e che ci sia bisogno di controllo, repressione e cose del genere. Autocontrollo e rispetto, servono. (agostino quero)