“Da subito ho detto che non ci si rendeva conto della gravità e delle peculiarità dell’insuccesso sportivo della Nazionale. Ognuno di noi ha vissuto a seconda dell’età delle esperienze di vita, determinate estati con il calcio. Il 1966, il 1970 in Messico, la finale del 1994, il 2006: adesso una o due generazioni non vivranno questa esperienza. Il problema non è solo dal 15 giugno al 15 luglio prossimo in Russia. È quello che succede anche nel 2022: bisogna sempre qualificarsi, e i mondiali si faranno a Natale. Non ci sarà lo stesso tempo dell’estate. La prossima estate del calcio sarà nel 2026”. Dichiarazione, rilanciata dall’agenzia Ansa, di Giovanni Malagò, presidente del Coni. Oggi si è svolta, per la prima volta a Bari, la riunione della giunta del comitato olimpico nazionale italiano. Proprio il flop del calcio provoca una diminuzione di 2,6 milioni di euro di stanziamenti alla federcalcio mentre equitazione, scherma, carling e altre discipline, con le rispettive federazioni, registreranno degli incrementi.