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Indagine sierologica: Puglia, si confermano pochi i cittadini che danno subito l’assenso Dati di ieri: 82 per cento da richiamare. Il 3 per cento di diniego immediato

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Di Francesco Santoro:

L’indagine sierologica in Puglia non decolla. A prevalere è la diffidenza dei cittadini, che non rispondono alle chiamate degli operatori della Croce Rossa oppure chiedono di essere ricontattati successivamente per effettuare il test. Anche il dato di ieri conferma la tendenza. Solo il 15 per cento (156 interpellati) ha detto di sì al prelievo di sangue per accertare la presenza, anche in mancanza di sintomi, degli anticorpi contro il Coronavirus nell’organismo, mentre 34 pugliesi (il 3 per cento) hanno declinato l’invito e quindi non parteciperanno alla rilevazione dell’Istat. L’82 per cento (885 persone), invece, saranno richiamate.
L’Istituto nazionale di statistica, intanto, ha chiarito i criteri adottati per la compilazione degli elenchi dei cittadini da sottoporre allo screening su base volontaria: “Unità elementari, ovvero i singoli individui, sono selezionati per rispondere all’esigenza di rappresentatività del campione- si legge nel sito dell’Istituto nazionale di statistica-. Nel caso dell’indagine sulla sieroprevalenza dell’infezione da virus Sars-Cov2, il campione prevede l’osservazione di 150.000 individui sull’intero territorio italiano ed è già stato statisticamente definito dall’Istat, prendendo in considerazione genere, età, settori di attività economica, regione di residenza degli individui selezionati. Il campione- prosegue l’Istat-viene assegnato a ciascuna regione in base alla proporzione di popolazione italiana rappresentata da detta regione. Un secondo criterio è quello di “rappresentatività”: se a tutte le regioni venisse assegnata la medesima prevalenza ad esse dovrebbe essere assegnata la stessa numerosità campionaria, indipendentemente dalla loro popolazione, quindi tutte le regioni dovrebbero avere lo stesso campione”. Infine l’Istituto nazionale di statistica fa sapere che “non è possibile candidarsi volontariamente a far parte del campione perché questo è già stato progettato e definito” precedentemente.

 

La telefonata dallo 065510 non è una truffa. È la Croce Rossa che procede alla richiesta di assenso per il prelievo del sangue, operazione necessaria per sapere se il cittadino selezionato abbia sviluppato gli anticorpi al corona virus. Essere sottoposti all’indagine sierologica dà modo ad una persona di conoscere la sua situazione (cosa tutt’altro che da poco) e alla comunità nazionale di avere un quadro statistico della situazione complessivo.


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