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Taranto: si costituisce l’associazione provinciale, imprese funebri per contrastare l’abusivismo Apie, fa capo a Casartigiani

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Di seguito un comunicato diffuso da Casartigiani Taranto:

Si è costituita APIF – Associazione Provinciale Imprese Funebri di Casartigiani Taranto, che raccoglie le più importanti imprese del settore. “Un settore quello delle onoranze funebri che soffre di crisi dovuta no alla mancanza di commesse, ma al mancato rispetto delle norme e ai pochi controlli effettuati dagli organi di controlli.”  Questo il commento del Segretario Provinciale di Casartigiani Stefano Castronuovo che aggiunge: “il settore regolamentato dal regolamento regionale 11 marzo 2015 n. 8, vive il disinteresse dei comuni che entro 180 giorni dell’entrata in vigore del regolamento dovevano dotarsi di apposito regolamento, ma ad oggi c’è stato il disinteresse completo.

Per questo motivo tutte le più importanti imprese del settore hanno deciso di mettersi insieme per, promuovere, valorizzare e tutelare l’attività delle aziende di Onoranze Funebri che rispondano a standard qualitativi eccellenti in termini di servizi erogati e di prodotti utilizzati; tutelare in ogni sede le aziende private di Onoranze Funebri, secondo le diverse necessità ed opportunità, rappresentandole nei rapporti con le Istituzioni e con le Organizzazioni Sindacali per la stipula di Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro e adoperandosi per una migliore qualità dei servizi erogati e delle condizioni di lavoro nel segno delle più evolute richieste sociali.

A Tal fine sono stati eletti nel coordinamento: Battista Emanuele, D’Alconzo Franco,  De Pace Cosimo, Pignatelli Antonello,  Liuzzi Tommaso, Turbato Egidio; fanno parte inoltre della categoria: Nigro Francesco, Attolino Giuseppe, Palumbo Anna, Attolino Cosimo, Rizzi Domenico,  delle omonime ditte.

Domenica Annicchiarico Presidente Provinciale Casartigiani Taranto commenta la nascita della categoria dichiarando: “Insieme per dare, dignità al settore, per questo serve che ci sia legalità e controlli, per questo motivo abbiamo già scritto al Comune di Taranto, al Direttore Sanitario dell’Ospedale Santissima Annunziata, al Questore e al Comando Provinciale dell’arma dei Carabinieri, al fine di avere i primi incontri interlocutori e di collaborazione ripetitivamente per regolamentare e far partire i controlli previsti per legge”.




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