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Taranto: Tares, in consiglio comunale l’irruzione di commercianti e artigiani Protesta contro gli aumenti

taranto

Clamorosa irruzione in consiglio comunale a Taranto, stamattina, da parte di un gruppo folto, di artigiani e commercianti. Protestano contro gli aumenti legati al tributo Tares, aumenti che nel capoluogo ionico sono in media del 18 per cento (ma ci saranno categorie con aumenti percentuali a tre cifre, di cui la prima non è neanche 1).

Confcommercio e Casartigiani hanno organizzato la manifestazione di protesta, durante la riunione dell’assemblea consiliare tarantina. Proprio stamani a Taranto il consiglio comunale aveva in programma il varo del tributo.




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10 Comments

  1. Direttore, a Martina se non fosse stato sollevato da lei e da qualche commentatore il problema della TARES e del servizio rifiuti, nessuno ha mostrato di soffrire le gravi conseguenze (commento moderato in questa parte) dall’amministrazione comunale (in senso lato, quindi, anche quelle precedenti). Bisogna prendere esempio dai tarantini!!! Ieri sera buona parte dell’opposizione è andata via dal Consiglio Comunale, chi deve contrastare l’attività di questa amministrazione? (commento moderato in questa parte). Purtroppo si deve prendere atto che si va a fare politica solo (commento moderato in quesra parte).

    1. sig Cosimo i martinesi non hanno mostrato di soffrire le gravi conseguenze perchè non erano stati informati e tuttora non lo sono visto che tranne qualche rara eccezione le altre testate locali non ne parlano.
      Chiedamoci il perchè.

      1. Guardi, è proprio per questo che lei deve incazzarsi. Nei precedenti consigli comunali, vi erano consiglieri che informavano la cittadinanza delle situazioni irregolari esistenti nella gestione del comune e venivano considerati soggetti disturbatori (Mariella, Digiuseppe, ecc). Invece, stavano solo svolgendo il loro ruolo come demandato dai cittadini tramite il voto. Purtroppo, oggi quei consiglieri non siedono più in consiglio comunale e si nota la differenza. Comunque, il direttore di questa testata da mò che sta rompendo le scatole sulla questione TARES ed in generale sui conti pubblici del comune di Martina ed anche sui procedimenti. Ora cosa si vuole se si prefersce pagare per poi lamentarsi troppo tardi: le battaglie vanno fatte al momento giusto ed in gruppo. Inceve, a Martina, le battaglie le facciamo preferiamo che le facciano gli altri per poi approfittare dei benefici rinvenienti. Se non ne vengono benefici non ci siamo esposti.

  2. Egregio direttore, io non credo che ai martinesi va bene l’aumento previsto o che l’opposizione non è’ stata in grado di fronteggiare gli aumenti della Tares. Qui è opportuno che la maggioranza consigliare prenda coscienza di quello che sta accadendo. La responsabilità verso i cittadini ce l’hanno loro, perché notoriamente i martinesi non hanno l’abitudine di fare quello che si è già visto più volte nei consigli comunali di Taranto.
    È anche vero però, che associazioni come Confcommercio, ance, e l’associazione commercianti di martina, potevano far sentire le loro posizioni che, escluso la sua da questa testata e da qualche comunicato dell’ex PDL, nulla si è’ sentito in merito.
    Io ritengo che l’intera amministrazione comunale sia responsabile del comportamento menefreghista e arrogante nei confronti dell’intera cittadinanza, specialmente se si considerano i dati sulla disoccupazione che come già da lei più volte evidenziato, si attestano sulla percentuale del 47/48%. Ed io che sono un imprenditore ho chiara visione dello sconcerto della classe operaia che, loro, come ideologia politica, dovrebbero difendere.
    Riguardo alla attesa risposta alla domanda da lei posta al nostro primo cittadino, mi viene da sorridere quando penso che lui una risposta non gliela sa dare. È come se si fosse trovato a fare il sindaco perché ci si è trovato, l’hanno eletto, lui forse non ha saputo dire di no a che lo ha candidato…cosa vuole che le risponda?

    1. Grazie per il suo intervento. Mi permetterei ci cambiare un po’il tiro. Più che menefreghismo, gli amministratori hanno dovuto mettere in campo la maniera per titare fuori i famosi 9 miloni 168 mila 405,72 che, in realtà, saranno tirati fuori, centesimo per centesimo, dai cittadini. Il costo, dicono, è quello. Si sono anche impegnati. Ma hanno fatto un provvedimento a mio giudizio sbagliato. Proprio sul piano dei conti aritmetici, come dico da più di cinque settimane. Sgradevole, per me, ma non menefreghista, è quello che ha poi scelto di fare il sindaco, non rispondendo alla mia domanda. Quello non è menefreghismo. Quello è essere incastrato e non potere rispondere né sì né no. E lo sappiamo io, lei, alcune decine di migliaia di persone, e il sindaco stesso. Non è menefreghismo, è altro. (agostino quero)

  3. Cosimo e i vari moralisti o malpancisti delle passate amministrazioni sono esenti da critiche? Sindaco, Scialpi, Martucci, Lasorsa o moralisti di seconda fascia come Caroli erano credibili allora o è questa la loro natura?

    1. Pasquale lei coinvolge me, ma io sono molto lontano da quello che ritiene lei. Piuttosto constato che lei conosce i migliori!!! Che per caso lei,oggi, si trova nella situazione di malpancista?

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