Oggi pomeriggio tocca a Taranto e a Foggia, con manifestazioni di protesta per le misure del decreto presidenziale. In Puglia si è aggiunta poi l’ordinanza di chiusura di tutte le scuole.
Ieri, come nei giorni scorsi, si sono registrate manifestazioni pacifiche ma anche iniziative che hanno portato a scontri e tensioni. Come ieri sera a Bari: manifestazione “Bari non chiude” con circa cinquecento partecipanti. Iniziat iva autorizzata, raduno dinanzi alla prefettura. Protesta cge successivamente è poi degenerata al grido “assassini”, tensioni con le forze dell’ordine e anche bombe carta esplose in via Sparano. A Genova aggressione alle forze dell’ordine, condannata da Giovanni Toti presidente della Regione Liguria (foto). A Palermo aggressione alle forze dell’ordine durante la manifestazione di protesta. A Parma la protesta ma stando al resoconto di Repubblica è stato un manifestante che era in terra a prendere un calcio da un poliziotto.
Tensioni sociali contro il decreto del presidente del Consiglio (che il 9 novembre potrebbe firmarne un altro, qualcosa di simile al lockdown) finalizzato a contrastare un virus che sta incrementando la sua presenza. E che fa parlare di situazione di emergenza con cui bisogna fare i conti. Esempio: a Latina i posti nei reparti non bastano più e così la cappella dell’ospedale è stata liberata dalle panche, sostituite da letti.