il presidente della Camera, Laura Boldrini, ha scelto la ghigliottina. Prima volta nella storia del parlamento italiano. Inelegante termine per dire stop a ostruzionismi (fu Luciano Violante, presidente della Camera, a introdurre questa possibilità mai applicata fino a oggi), Così, a quattro ore dalla scadenza, il decreto Imu-Bankitalia viene convertito in legge (236 sì, 209 no) altrimenti, se fosse passata la mezzanotte senza l’approvazione, gli italiani sarebbero stati costretti a pagare la seconda rata dell’Imu.
L’ostruzionismo era stato condotto dai deputati del movimento 5 stelle, fin quando la presidente lo ha reso possibile, ovvero fino alle otto di stasera. Poi, dopo la decisione della Boldrini, in aula è stato il caos. Pesantissima protesta dei deputati M5S.
Però quel decreto non si chiama solo Imu: si chiama anche Bankitalia. E questa è la vicenda delicata della questione. Secondo chi si oppone, si tratterebbe di una sostanziale privatizzazione della nostra banca nazionale. Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, si è già appellata al capo dello Stato chiedendo di non firmare la legge, altrimenti sarebbe “un tradimento della Costituzione”.