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Ostuni: stasera Antonio Caprarica con “Carlo III-Il destino della corona” "Un'emozione chiamata libro"

Antonio Caprarica Re Carlo III

Di seguito un comunicato diffuso dagli organizzatori:

Venerdì sera alle 21, il chiostro di Palazzo San Francesco a Ostuni sarà – come dire? – … “d’azzurro, alle croci decussate di Sant’Andrea e San Patrizio, inquartate per decusse d’argento e di rosso, l’ultima bordata della seconda, sormontate dalla croce di San Giorgio come terza, bordata come i decussi”. L’Unione Flag sarà idealmente presente in questa tappa della 27esima edizione della kermesse letteraria “Un’emozione chiamata libro” organizzata dall’associazione Una Valle di Libri con il supporto di New Music Promotion, Bottega del Libro e Comune di Ostuni. Il motivo è presto detto: il giornalista e scrittore Antonio Caprarica dialogherà con Annamaria Romano sul suo ultimo libro: “RE CARLO III – Il destino della corona” (Sperling & Kupfer).

IL LIBRO

Che tipo di re sarà Carlo? Camilla riuscirà a scrollarsi di dosso il fantasma di Diana? Qual è, oggi, il destino della monarchia?

Principe ribelle. Principe laureato. Principe impiccione. Il povero Carlo. Nel corso dei decenni di attesa che l’hanno reso anche l’«erede dei record», Carlo è stato chiamato in molti modi. Amato e odiato da stampa e sudditi a fasi alterne, tra picchi di straordinaria popolarità e abissi di ostilità e discredito, non si può certo dire che il suo percorso da principe a re sia stato lineare e privo di ostacoli. Dall’infanzia, bambino e poi adolescente timido e insicuro, bullizzato dal padre e trascurato dalla madre, alla giovinezza in giro per il mondo in cerca di se stesso, al matrimonio forzato con Diana e l’amore eterno e impossibile con Camilla – in uno dei triangoli amorosi più chiacchierati di sempre – fino alla tragedia che ha gettato l’ombra immortale di Lady Di sulla royal family e segnato per sempre la vita di Carlo e di William e Harry. Nel tempo, il principe si è trovato, suo malgrado, ad affrontare molte sfide: la gestione di una famiglia a dir poco disfunzionale, l’educazione dei figli, il duro attacco del secondogenito e della moglie Meghan a una monarchia già indebolita dagli scandali e poi dalla morte di Elisabetta, pilastro che l’ha tenuta in piedi per settant’anni. Pagina dopo pagina, Antonio Caprarica ci mostra un sovrano a due facce: il culto del passato e la lungimiranza sull’ambiente, una vita tra i lussi e l’attenzione ai più deboli, la determinazione di un uomo che, in barba a chi lo considera amletico e inconcludente, ha ottenuto il lieto fine salendo al trono al fianco della donna che ha sempre voluto come sua regina.

Antonio CapraricaL’AUTORE

Antonio Caprarica è giornalista e scrittore. Dopo la laurea in Filosofia alla Sapienza di Roma con Lucio Colletti, ha iniziato la carriera giornalistica a «L’Unità» ed è stato in seguito condirettore di «Paese Sera». Tra il 1988 e il 1993 è stato corrispondente del Tg1 dal Medio Oriente. Dal 1993 al 2006 è stato a capo dell’ufficio di Corrispondenza della Rai prima a Mosca, poi a Londra e infine a Parigi. Dopo tre anni a Roma come direttore di Radio Uno e dei Giornali Radio Rai, è tornato a lavorare nella sua amata Londra. Con Sperling & Kupfer ha pubblicato molti titoli, tra i quali ricordiamo Dio ci salvi dagli inglesi… o no!? (2006), che ha ottenuto il Premio Gaeta per la letteratura di viaggio, La ragazza dei passi perduti (2006); Com’è dolce Parigi… o no!? (2007); Gli italiani la sanno lunga… o no!? (2008); Papaveri & papere. Breve storia universale delle gaffes dei potenti (2009); I Granduchi di Soldonia (2009); C’era una volta in Italia. In viaggio fra patrioti, briganti e principesse nei giorni dell’Unità (2010); Oro, argento e birra. Le Olimpiadi di Londra (2012); La classe non è acqua (2012); Ci vorrebbe una Thatcher (2012); Il romanzo dei Windsor. Amori, intrighi e tradimenti in trecento anni di favola reale (2013) e Il romanzo di Londra. Storie, segreti e misfatti di una capitale leggendaria (2014). Vincitore di numerosi premi di giornalismo tra i più prestigiosi (Ischia, Fregene, Val di Sole), collabora con vari quotidiani e periodici.




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