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Indagine sierologica: Puglia, la Croce Rossa “non siamo stalker, rispondete” Ilaria Decimo, presidente regionale valuta i primi giorni di contatti con i cittadini. Parla anche della situazione sociale

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Di Francesco Santoro:

Il 65 per cento non ha risposto alle chiamate dallo 065510 oppure ha chiesto di essere ricontattato (546 persone in tutto), il 29 per cento ha accettato (245), mentre il 6 per cento (46) ha espresso un rifiuto. Sono questi i dati – si riferiscono alla sola giornata di ieri- in merito all’indagine sierologica iniziata in Puglia lunedì allo scopo di verificare quanti sono venuti a contatto col Covid-19 sviluppando gli anticorpi, anche in assenza di sintomi. “Continueremo a richiamare le persone che non siamo riusciti a raggiungere telefonicamente o che hanno chiesto ai nostri operatori di essere interpellate in un secondo momento- afferma la presidente della Croce Rossa pugliese, Ilaria Decimo-. Molti non rispondono perché vedono lo 06 e credono che si tratti di una delle tante promozioni commerciali o pensano a una truffa. Ecco, alla gente dico non siamo degli stalker”. Allo stesso tempo diversi “cittadini che sono fuori degli elenchi predisposti dall’Istat ci stanno contattando per sottoporsi al test ma in questo caso non possiamo accettare, in quanto dobbiamo attenerci alle disposizioni ministeriali”.
La,Croce Rossa italiana, oltre a svolgere questo compito, continua a prendersi cura di meno abbienti e dei senza fissa dimora. “Lo abbiamo sempre fatto – afferma Decimo-: e purtroppo dall’inizio della pandemia abbiamo riscontrato sul campo un aumento considerevole del disagio sociale, soprattutto nelle grandi città e in particolare in alcuni quartieri periferici. La situazione migliora sensibilmente nei paesi di provincia”.
Le difficoltà maggiori sono emerse durante il lungo lockdown imposto dal governo per evitare che il virus si propagasse in maniera incontrollata e facesse ancora più vittime. “Sono stati giorni complicati ma l’emergenza non è finita. Posso dire che non riscontriamo un ulteriore peggioramento sotto il profilo economico, ma non siamo fuori dal tunnel- prosegue Decimo-. La quarantena? Abbiamo quasi esaurito le scorte di viveri dopo soli 15 giorni ma siamo riusciti a far fronte alle richieste grazie soprattutto alla grande distribuzione e alle aziende private che hanno messo a nostra disposizione i mezzi di trasporto. Ha funzionato molto il progetto della spesa sospesa. Nelle nostre strutture abbiamo aumentato i posti letto per gli homeless, che non potevano restare in strada e non avevano una casa dove andare”. Senza dimenticare il servizio di consegna a domicilio dei “medicinali. Per recuperare un farmaco antitumorale che non era reperibile alcuni operatori si sono recati a Roma. La Croce Rossa c’è e continuerà a esserci”.

(foto: repertorio, Ilaria Decimo)




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