Italiani e stranieri. Uomini e donne. Hanno bisogno di aiuto ed è perfino difficile riuscire a darlo loro.
Taranto, una città come tutte e altre, nella notte più fredda dell’inverno. Senzatetto, clochard. Persone. Nelle sale della stazione ferroviaria fin quando lo scalo non chiude e dalla mezzanotte il freddo è impossibile da fronteggiare ma bisogna farlo, in strada o cercando di ricavare un angolino chissà dove. O sotto i portici di piazza della Vittoria, dove il clochard giovane, di origine somala, accetta l’aiuto dei volontari. Lui era andato verso il Belgio ma le carte per il soggiorno nel Paese non gli hanno consentito di entrarci. Tornato indietro, in Italia. Senza soldi. Senza niente. Una storia come una miriade di storie al limite della sopravvivenza, rispetto alle quali ci si fa, perfino, la campagna elettorale. Vergogna.
Ma i volontari, quelli, pensano alle persone e a salvare loro la notte o, chissà, la vita, nella notte più fredda dell’inverno come in qualunque altra notte, a Taranto come altrove. L’associazione impegnata (anche) la scorsa notte, Abfo, associazione benefica Fulvio Occhinegro, coordinatore Andrea Occhinegro. Foto di Francesco Manfuso.