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Martina Franca e valle d’Itria: tre rapine in 24 ore. Chi le ha fatte? Fame o criminalità organizzata?

carabinieri e polizia

Quella di Locorotondo è più clamorosa, settantamila euro prelevati in banca ieri mattina durante l’orario di lavoro. Più clamorosa nel senso della sostanza economica ma, se si vuole, più “tradizionale”. Quelle di Martina Franca, invece, hanno lasciato maggiore sconcerto, alla stessa ora di due sere consecutive, nel centro storico o in periferia. La valle d’Itria e Martina Franca, dunque, non sono più isola felice, dal punto di vista della sicurezza pubblica. Lo si va dicendo da anni, lo si era detto qualche anno fa anche al prefetto di Taranto che rispose come tutto sommato, rispetto al resto del territorio provinciale la situazione fosse migliore. Ma ora la situazione si è aggravata. E non basta per niente, che un’amministrazione pubblica in carica da quasi due anni, ci venga a dire che per la videosorveglianza si è quasi pronti. Quei soldi ci sono da quattro anni abbondanti. Per ora, in termini di impegno dell’amministrazione pubblica locale in carica, si è assistito ad una videodormita (che poi magari non c’è stata e infatti il sindaco parla di continue sollecitazioni al ministero , ma l’effetto è quello della dormita). I ladri fanno quello che vogliono, più o meno, salvo che per l’impegno delle forze dell’ordine.

Ma chi sono i ladri? Chi scrive, da ieri chiede, a colleghi o altrti cittadini, che intepretazione vada data al fenomeno. Si tratta di fame o si tratta di una spartizione del territorio da parte della criminalità organizzata, e nella spartizione ci è finita pure la valle d’Itria e in particolare Martina Franca? Oppure è di tutto un po’?

Si punta a dare corpo alla prima ipotesi: non ci sono più soldi e dunque, ci si attrezza in un modo o nell’altro, andando a prendere di mira i posti in cui i soldi in contanti si trovano. Un tabaccaio, una merceria; una banca. Questo è accaduto fra l’altro ieri e ieri. Ma sono valutazioni fatte da chi non è tecnico della materia, ovvero da chi non investiga. Poliziotti e carabinieri e, più in generale, le forze dell’ordine, avranno senz’altro un quadro più dettagliato della situazione. Purché si proceda nel più breve tempo a dare un segnale di risultati ottenuti nel contrasto a questa ultima ondata di ruberie che, si badi, non sono furti: sono rapine. Ormai le vittime vengono affrontate direttamente, senza problemi.

LONA


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