Mattia Cardone era libero perché il suo legale, Gaetano Cimaglia, aveva dimostrato un difetto di procedura in sede di interrogatorio da parte della polizia. Ieri sera, la polizia ha arrestato Mattia Cardone, su disposizione del pubblico ministero tarantino Remo Epifani. Pericolo di reiterazione del reato e pericolo di fuga, le motivazioni per le quali il martinese finisce in carcere. Nella sentenza pronunciata il 21 luglio, al termine del processo di primo grado per la morte di Marianna Brigida (foto home page, 91enne di Martina Franca, deceduta in casa sua nel centro storico, la notte fra il 6 e il 7 maggio 2013, causa tentata rapina secondo la sentenza) Cardone è stato condannato a sedici anni di reclusione. Fra i cinque condannati principali, era l’unico libero. Fino a ieri sera.