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Covid, Gimbe: in Puglia attualmente positivi e contagi in aumento. Stabili i ricoveri La provincia di Taranto è quella con più infezioni ogni 100mila residenti

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Di Francesco Santoro:

In Puglia aumentano sia gli attualmente positivi per 100mila abitanti (raggiungono quota 100) che i contagi (+6,1 per cento rispetto alla scorsa settimana), ma il dato dei ricoveri è stabile. La  provincia di Taranto è  quella con più nuove infezioni ogni 100mila residenti (61) superando così uno dei tre parametri da cui dipende l’ingresso in zona gialla dove è previsto l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto. Seguono, nell’ordine, Foggia (53), Lecce, Brindisi, Bari e Barletta-Andria-Trani. È quanto emerge dal report della Fondazione Gimbe sull’evoluzione della pandemia da Covid-19. A livello nazionale, «In tutte le regioni tranne la Basilicata si rileva un incremento percentuale dei nuovi casi, con variazioni che vanno dal 1,3% della Toscana al 124,3% della Valle D’Aosta», spiegano gli esperti dell’organismo indipendente.

Vaccinazioni 

In relazione alla campagna di protezione dal Coronavirus, stando all’analisi condotta da Gimbe, risulta vaccinato con due dosi il 79,2 per cento dei pugliesi over 40 e il 2,5 per cento con una. Mentre il tasso di copertura della dose aggiuntiva, quella riservata alle persone immunocompromesse è del 16,6 per cento. E ancora, il tasso del booster, la dose destinata ad anziani, fragili e operatori sociosanitari, è del 24,7 per cento. In Italia «nelle ultime due settimane il numero dei nuovi vaccinati si è stabilizzato intorno a 127 mila, un numero che, seppure esiguo, dimostra che esiste ancora la possibilità di convincere gli indecisi – precisano gli autori del monitoraggio-. Degli oltre 7 milioni di persone non vaccinate, tuttavia, si “muovono” troppo lentamente due fasce che preoccupano: da un lato 2,62 milioni di over 50 a elevato rischio di malattia grave e ospedalizzazione, dall’altro 1,2 milioni nella fascia 12-19 che influiscono negativamente sulla sicurezza delle scuole».

Quarta ondata

Il presidente di Gimbe, Nino Cartabellotta, afferma che «per contenere la quarta ondata nel nostro Paese, sul fronte vaccini è indiscutibile la necessità di raggiungere il maggior numero possibile di persone non ancora vaccinate, sia accelerare con la somministrazione delle terze dosi, in particolare agli over 60 e ai fragili. Senza entrare nel merito della “composizione” del pacchetto delle nuove misure, è bene tenere a mente le lezioni imparate in 20 mesi di pandemia. Innanzitutto, così come l’allentamento delle misure restrittive deve essere graduale, la loro reintroduzione  deve essere tempestiva, per neutralizzare il vantaggio temporale, di almeno 15 giorni, di cui gode il virus. In secondo luogo, è opportuno che le misure entrino in vigore in tutte le Regioni perché le soglie di occupazione in area medica e in terapia intensiva per arrivare in zona arancione, o addirittura rossa, sono talmente elevate che rischiano di paralizzare l’assistenza ospedaliera per i malati non Covid e di aumentare la mortalità per quelli Covid».




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