I giorni difficili di Bari. Che stasera dà una risposta ai rigurgiti fascisti con la manifestazione delle 18,30 in piazza della prefettura. Presidio antifascista dopo gli scontri dello scorso venerdì sera e per i quali circa trenta militanti di Casapound sono finiti in questura (e per un poliziotto che aveva scritto di stare godendo dei manifestanti antirazzisti picchiati da esponenti dell’estrema destra, procedimento disciplinare).
Non c’è solo la violenza di una distorta maniera di vedere la politica. Ci sono anche due omicidi in due giorni, a Bari. Il transessuale ucciso a coltellate in piena notte, in macchina. Il 24enne Walter Rafaschieri ammazzato in un agguato di mala, in strada, far west a mezzogiorno (il fratello 33enne Alessandro in rianimazione. Il padre ucciso nel 1994). Il sindaco di Bari, Antonio Decaro, ieri a colloquio con il questore. Bari sta vivendo un momentaccio. Dal quale non si può sottrarre un altro fatto di estrema gravità: il sequestro con la confisca delle quote di maggioranza della Gazzetta del Mezzogiorno all’editore imputato per concorso esterno in associazione mafiosa.