Di seguito un comunicato diffuso dalla polizia:
La Polizia di Stato ha denunciato in stato di libertà un cittadino rumeno di 33 anni ritenuto responsabile del reato di truffa aggravata.
Il personale dei Falchi della Squadra Mobile, a seguito di mirate indagini, ha individuato un cittadino rumeno di 33 anni considerato presunto autore della c.d truffa delle banconote di piccolo taglio in danno di commercianti tarantini.
Un raggiro nel quale il presunto truffatore propone al commerciante di cambiare una consistente somma di banconote di piccolo taglio – in genere da 5 euro – molto utili per soddisfare le necessità di cassa. L’abilità durante le fasi del cambio ha sottratto, con rapidi e continui movimenti, biglietti da 5 euro appropriandosi in tal modo di notevoli somme di denaro.
I Falchi, che erano da tempo sulle tracce del responsabile di episodi simili che si sono verificati presso diversi esercizi commerciali, lo ha intercettato con un suo connazionale a bordo di un’auto con targa polacca mentre percorreva Viale Virgilio.
Sin dalle fasi iniziali del controllo, i due hanno mostrato un atteggiamento ostile e particolarmente nervoso, tanto che, alla richiesta di esibire i documenti d’identità, hanno finto improvvisamente di non conoscere la lingua italiana dando l’evidente impressione di voler eludere il controllo.
Considerato il loro atteggiamento evidentemente sospetto i poliziotti hanno proceduto ad un’accurata perquisizione personale che ha permesso di recuperare nelle tasche del cittadino rumeno 101 banconote da 5 euro due banconote da 10 euro ed una da venti.
Nel corso delle successive fasi d’identificazione, è emerso che il presunto truffatore era stato già stato identificato in alcune Questure italiane seppur con altri e numerosi “alias”.
Nel corso di quest’ultimi accertamenti, la responsabile di un centro scommesse ha denunciato presso la Questura di essere vittima di un raggiro simile, riconoscendo da alcune foto mostrate dai poliziotti il 33enne rumeno appena fermato dai Falchi.
Per quanto accertato, trasmessi gli atti all’Autorità Giudiziaria competente, il presunto truffatore è stato denunciato in stato di libertà.
Tutto il denaro trovato in suo possesso è stato posto sotto sequestro.
Si ribadisce che per l’indagato vige il principio d’innocenza sino a sentenza definitiva.
Si invita chiunque possa riconoscersi come vittima di una simile truffa di segnalarla alle Forze dell’Ordine e di sporgere denuncia presso gli Uffici della Questura.






