E’ in corso, a quanto si apprende, l’evacuazione del ministero dello sviluppo economico causa Coronavirus. La decisione che riguarda l’intero corpo personale del Mise di via Molise si è imposta dopo che un dipendente è risultato positivo al Covid-19. (affaritaliani.it)
Ieri nella sede del ministero dello Sviluppo economico si è svolto il vertice, presenti anche sindacalist giunti da Taranto (e che tornano in Puglia) riguardante Arcelor Mittal. Intanto l’incontro odierno sullo stesso argomento e con le stesse persone, in programma a mezzogiorno, è stato spostato in una sede non lontana. Con l’esito descritto nel comunicato di seguito, diffuso dal sindacato Usb:
Incontro sindacati -Mittal. La Morselli legge il giornale mentre le oo.ss. parlano. USB abbandona il tavolo
Non ci sono piú assolutamente le condizioni per portare avanti questa storia. Inaccettabile mancanza di rispetto da parte dell’amministratore delegato di Arcelor Mittal Lucia Morselli che legge il giornale mentre i rappresentanti dei lavoratori cercano di illustrare l’attuale gravissimo stato della fabbrica diventata ormai pericolosissima. Pochi minuti sono bastati per arrivare alla solita conclusione: non vi è da parte della multinazionale la minima considerazione. Lo Stato inoltre continua ad assecondare questo inammissibile atteggiamento di totale strafottenza.
Ribadiamo le numerose mancanze: disattesi tutti gli impegni sotto ogni punto di vista, scelta del personale da assumere fatta in maniera unilaterale (si ricordi la condotta antisindacale riconosciuta dal giudice del lavoro), numero unità lavorative assunte inferiore a quello stabilito, assenza di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria con le ovvie conseguenze per quel che riguarda la sicurezza in fabbrica, pesante clima di paura e precarietà che serpeggia tra i lavoratori, abuso della cassa integrazione. In particolare va detto che, per quel che riguarda la pericolosità degli impianti, gli stessi commissari hanno verificato quello che diciamo. Anche per l’appalto AM utilizza il ricatto nei confronti delle aziende con vere e proprie black lists, pesanti ritardi nei pagamenti, minacce nei confronti delle aziende che si lamentano alle quali viene chiaramente detto che con facilità le stesse possono essere sostituite.A questo si aggiunge la totale mancanza di relazioni sindacali.
Crediamo che sia stato superato di gran lunga il limite. Arcelor Mittal deve andare via. Non ci sono piú canali di comunicazione. Il Governo cacci questo gruppo e riparta mettendo in sicurezza gli impianti.
Franco Rizzo coordinatore USB Taranto