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La Puglia coi vaccini un anno dopo I dati a confronto

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Di Francesco Santoro: 

I vaccini sono un’efficacissima arma nella guerra contro il Covid-19: a ribadirlo semmai ce ne fosse ancora bisogno sono i dati su contagi, decessi e ospedalizzazioni diffusi nel pomeriggio dalla Regione Puglia. Confrontando i numeri del 23 dicembre 2020 quando la vaccinazione di fatto non era ancora iniziata – l’Istituto superiore di sanità- Epicentro ci ricorda che la distribuzione delle prime dosi in Italia iniziò il 31 dicembre di un anno fa-, la situazione è notevolmente migliorata e tutto ciò grazie, soprattutto, all’ampia disponibilità di sieri anti-Coronavirus e all’adesione in massa dei pugliesi alla campagna di protezione dalla malattia. Secondo l’amministrazione regionale, infatti, l’88,35 per cento della popolazione over 12 ha ricevuto almeno una dose.

I numeri non mentono mai: 365 giorni fa il tasso di positività rispetto ai 10.492 tamponi eseguiti era dell’8,97 per cento; 172 persone si trovavano in terapia intensiva e 1.417 pazienti Covid erano affidati alle cure del personale sanitario negli altri reparti ospedalieri. E ancora, si registrarono 20 decessi. Un anno più tardi, con le varianti Delta,  estremamente contagiosa e prevalente già in estate, e Omicron in circolazione il tasso di positività in relazione agli oltre 40mila test processati -quattro volte di più rispetto allo stesso giorno del 2020- è del 2,78 per cento; i ricoveri in terapia intensiva sono appena 26, mentre 166 malati occupano i posti letto di Malattie infettive, Pneumologia e Medicina.




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