Di seguito un comunicato diffuso da Romano Pesavento, presidente del coordinamento coordinamento nazionale docenti delle discipline dei diritti umani:
Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani (CNDDU) segue con viva preoccupazione quanto riportato dagli organi di stampa in merito alla situazione del trasporto destinato alle persone con disabilità che necessitano di terapie riabilitative, servizio erogato dall’Istituto “Quarto di Palo” di Andria e oggi al centro di una controversia amministrativa che coinvolge il Comune di Bisceglie.
La vicenda, che vede contrapporsi promesse istituzionali e interrogativi ancora irrisolti sul debito dell’ente locale, non può essere ridotta a una disputa contabile: in gioco non vi è soltanto la gestione di un credito, ma la quotidianità e la dignità di cittadini che, senza un servizio stabile e garantito, rischiano di vedersi privati di cure essenziali e di un diritto costituzionalmente tutelato.
Il CNDDU sottolinea come la sentenza della Corte di Cassazione n. 20494/2017 abbia già chiarito la ripartizione delle responsabilità economiche tra Comuni e aziende sanitarie, definendo una cornice normativa che non dovrebbe lasciare margini a ulteriori incertezze. Pertanto, ogni ritardo nell’assunzione di decisioni operative appare non solo ingiustificato ma profondamente lesivo nei confronti delle famiglie, costrette a vivere in una condizione di precarietà emotiva e organizzativa.
Il diritto alla mobilità, in quanto condizione necessaria all’accesso alle cure e all’inclusione sociale, è parte integrante dei diritti umani fondamentali: non garantirlo significa interrompere un percorso di civiltà e uguaglianza che la nostra comunità dovrebbe ritenere irrinunciabile.
Invitiamo dunque tutte le forze politiche cittadine a superare logiche di contrapposizione e ad agire nell’ottica di una responsabilità condivisa, ponendo al centro la persona con disabilità e non la gestione del bilancio. È urgente che il Comune di Bisceglie formalizzi il riconoscimento del debito, definisca con trasparenza i termini di pagamento e inserisca con continuità i fondi necessari nella programmazione economico-finanziaria, come previsto dalla mozione depositata dai consiglieri.
Il CNDDU ribadisce che la tutela dei diritti delle persone più fragili non può mai essere oggetto di trattativa o dilazione: la loro sicurezza, la loro salute e la loro dignità devono rappresentare una priorità inderogabile per le istituzioni democratiche.
(foto: Romano Pesavento)