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Bagni pubblici Quello che si prospetta per il Comune di Martina Franca: fra il concerto di Gualazzi e quello di Clementino possibile esborso di diecimila euro. Soldi di tutti

palazzo ducale

Ieri sera il concerto di Clementino, stando ai biglietti risultanti alla Siae, non sembra essere stato esattamente un trionfo. Il rapper fa registrare circa settecento biglietti e, se gli organizzatori non dovessero essere arrivati a una somma di poco inferiore ai 36mila euro, per il Comune di Martina Franca sarebbe un esborso fino a cinquemila euro. In termini di compartecipazione. Ora gli organizzatori faranno i loro bei calcoli e le prospettive di passare alla cassa (comunale) appaiono peraltro concrete. Sin da ora. Poi magari veniamo smentiti e siamo più contenti noi di loro. Perché significherebbe aver lasciato nelle casse pubbliche i soldi di tutti i cittadini.

Qualche sera prima dell’evento riguardante Clementino, un altro concerto, quello di Raphael Gualazzi, si era risolto in un altro esito non esattamente trionfale. E anche in quel caso, cioè in caso di mancato raggiungimento di una somma prossima ai 36mila euro, per gli organizzatori sarebbe arrivata la compartecipazione del Comune di Martina Franca: valore fino a cinquemila euro. Le poche centinaia di spettatori del concerto del cantautore marchigiano non hanno proprio confermato il carattere dell’occasione imperdibile per Martina Franca, che invece per tale era stato fatto passare, perfino nel provvedimento pubblico legato all’ipotesi di esborso di denaro (di tutti). In più, per l’esibizione di Raphael Gualazzi, c’è ancora da chiarire chi ha pagato le spese per il palco allestito nell’atrio di palazzo ducale. Cioè, l’integrazione di una somma inizialmente destinata al festival del cabaret e poi rimpinguata di circa 2500 euro, non c’entra proprio nulla con il concerto di Raphael Gualazzi e il pagamento del palco, visto che erano proprio le serate di allestimento del palcoscenico del festival della risata (del resto, non è che debba essere il festival a pagare le manifestazioni degli altri)? Fino a prova contraria non c’entrano nulla, le due cose. Ne registriamo il quasi contemporaneo accadimento.

Da chiarire una cosa ovvia ma è bene ribadirla: i due cantanti, Gualazzi e Clementino, non c’entrano nulla in questo discorso che riguarda il Comune di Martina Franca e le ipotesi di spesa di soldi pubblici da corrispondere, eventualmente, agli organizzatori dei due concerti.

Al tirar delle somme: qua, nel giro di qualche giorno, agli uffici comunali rischiano di arrivare due conticini dal costo complessivo di diecimila euro per il Comune di Martina Franca, causa esiti negativi dei due concerti. I diecimila euro sono di tutti i cittadini. Anche di quelli che devono sopportare, per esempio, l’aumento delle rette delle mense scolastiche, o quelli che si sono visti aumentare la tassa rifiuti a livelli-record, rispetto al passato. Anche di chi non ne vuole sapere nulla, di Clementino, di Gualazzi, di Franco Ancona, degli organizzatori, e che non ne vuole sapere niente di andare a mettere riparo con soldi di tutti a iniziative, non diciamo fallimentari, ma negative, organizzate da privati. Due flop, come direbbero quelli che parlano bene: due bagni, come diciamo noi che parliamo un po’greve.

Solo che questi hanno tutta la premessa di essere bagni pubblici. Il 2014, a Martina Franca, forse ne ha portati altri due. Pagati dai cittadini, e che non ci saranno neanche, per fare i bisogni. Sono altri tipi di bagni. Ma forse la materia prima in discussione è la stessa, chissà. Ci si riferisce al denaro. Naturalmente. Ma magari, incrociamo le dita, stavolta i diecimila euro si risparmiano, una volta che gli organizzatori avranno fatto i loro conti.

Diecimila euro complessivi a rischio, comunque (e non dimentichiamoci di andare a cercare la verità sulle spese per l’allestimento del palco di Gualazzi). E bene va, a quelli del Comune, se Raphael Gualazzi non si inquieta e li cita per danno all’immagine, dopo che nel provvedimento pubblico, quelli del Comune di Martina Franca, per dire che il marchigiano è uno noto, hanno scritto che è un artista “di larga fame”.

Infine: per il concerto di Clementino c’è anche quell’interessante storiella dello stemma della città di Martina Franca finito in un reato (foto sotto: lo abbiamo denunciato già varie volte). Che si fa? Si paga pure?

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